Città del Vaticano , giovedì, 16. novembre, 2017 10:00 (ACI Stampa).
Tutti i battezzati sono chiamati alla santità, perché “oggi come in passato sono i santi i principali evangelizzatori”. Papa Francesco incontra i partecipanti all’Assemblea Internazionale della Confederazione Unione Apostolica del Clero, indica loro la via della santità e ancora una volta condanna la “mondanità spirituale”, e ribadisce la necessità dell’unione con il vescovo e con la diocesi, da mettere avanti ai programmi dei tanti movimenti che animano le diocesi.
Comincia un po’ in anticipo, l’udienza nella Sala del Concistoro. È la prima di una intensa giornata che vedrà il Papa incontrare il presidente dell’Austria Alexander van der Bellen e i vescovi dell’Uruguay in visita ad limina.
La Confederazione si riunisce per riflettere sul ministero ordinato “nella, per e con la comunità diocesana”, e, incontrandoli, Papa Francesco rimarca il concetto di “diocesanità”, che più volte ha messo in luce nei suoi discorsi.
Il Papa sottolinea la necessità di una “conversione a Cristo”, e ricorda che “la fecondità dell’apostolato non dipende solo dall’attività e dagli sforzi organizzativi, pur necessari, ma in primo luogo dall’azione divina”, e per questo “oggi come in passato sono i santi i più efficaci evangelizzatori, e tutti i battezzati sono chiamati a tendere alla misura alta della vita cristiana, cioè alla santità”.
Papa Francesco afferma che la Giornata Mondiale di Preghiera per la Santificazione del Clero è “un’occasione propizia per implorare dal Signore il dono di zelanti e santi ministri per la sua Chiesa”, e ricorda che “per realizzare quest’ideale di santità, ogni ministro ordinato è chiamato a seguire l’esempio del Buon Pastore che dà la vita per le sue pecore”.