Città del Vaticano , lunedì, 13. novembre, 2017 11:30 (ACI Stampa).
Gli scandali avvengono, ma “guai a Colui a causa del quale vengono”. Il Papa lo ha ripetuto questa mattina nella omelia della messa celebrata nella Cappella dello Spirito Santo di Casa Santa Marta dove Francesco vive.
Come riporta la Radio Vaticana nel commento alle letture il Papa ha detto: “Lo scandalo è brutto perché lo scandalo ferisce, ferisce la vulnerabilità del popolo di Dio e ferisce la debolezza del popolo di Dio e tante volte queste ferite si portano per tutta la vita. E anche non solo ferisce, lo scandalo è capace di uccidere: uccidere speranze, uccidere illusioni, uccidere famiglie, uccidere tanti cuori…”
Il Papa ha aggiunto che i cristiani che danno scandalo “allontanano la gente, con la loro incoerenza, con la propria incoerenza: l’incoerenza dei cristiani è una delle armi più facili che ha il diavolo per indebolire il popolo di Dio e per allontanare il popolo di Dio dal Signore. Dire una cosa e farne un’altra.”
Ancora una volta Francesco ha ricordato la necessità della coerenza di vita e ha portato quindi l’esempio di imprenditori cristiani che non pagano il giusto e si servono della gente per arricchirsi o anche lo scandalo dei pastori nella Chiesa che non curano le pecore e se ne allontanano. Il Papa ricorda come “la gente si scandalizza: il pastore attaccato ai soldi. Ogni pastore deve chiedersi: come è la mia amicizia con i soldi? O il pastore che cerca di andare su, la vanità lo porta ad arrampicarsi, invece di essere mite, umile, perché la mitezza e l’umiltà favoriscono la vicinanza al popolo. O il pastore che si sente signore e comanda tutti, orgoglioso, e non il pastore servitore del popolo di Dio..”
E il Papa ha concluso :“Oggi può essere una bella giornata per fare un esame di coscienza su questo: scandalizzo o no e come? E così possiamo rispondere al Signore e avvicinarci un po’ più a Lui.”