Città del Vaticano , domenica, 12. novembre, 2017 12:12 (ACI Stampa).
Non solo la fede, ma anche una vita ricca di amore per il prossimo: queste "le condizioni per entrare nel Regno dei Cieli", spiegate da Papa Francesco, commentando dalla parabola delle 10 vergini in attesa dello sposo.
In una Roma umida, nel giorno successivo alla beatificazione di 60 martiri vincenziani a Madrid che vengono ricordati nei saluti, il Papa parte come di consueto dal Vangelo del giorno.
Ci sono dieci vergini, le damigelle che devono aspettare lo sposo per il matrimonio, che al tempo si fa di notte. Ma cinque sono sagge e cinque stolte, infatti – racconta il Papa – “le sagge hanno portato con sé l’olio per le lampade, mentre le stolte non l’hanno portato. Lo sposo tarda ad arrivare e tutte si addormentano”.
Quando viene annunciato l’arrivo dello sposo, le stolte non hanno l’olio per le lampade, e ne vanno in cerca perché le sagge non possono darlo, non basterebbe per tutte. All’arrivo dello sposo ci sono dunque solo le Vergini sagge ad attenderlo: queste entrano con lui nella sala del banchetto, mentre le stolte restano fuori.
Una parabola – dice il Papa – con la quale Gesù ci ricorda che “dobbiamo tenerci pronti all’incontro con lui”, e che vegliare, una richiesta continua di Gesù nel Vangelo, “non significa soltanto non dormire, ma essere preparati; infatti tutte le vergini dormono prima che arrivi lo sposo, ma al risveglio alcune sono pronte e altre no”.