Città del Vaticano , giovedì, 9. novembre, 2017 15:00 (ACI Stampa).
Il richiamo allo sviluppo integrale dell’uomo “risuona urgente anche ai giorni nostri, mentre la povertà dilaga e la pace viene quotidianamente disattesa in molte parti del mondo. Per costruirla, è necessario eliminare le cause di discordia, proprio «a cominciare dalle ingiustizie»; la pace tra gli uomini, infatti, è «opera della giustizia». Perciò la vostra riflessione, incentrata sulla “giustizia tra i popoli”, è particolarmente attuale. Essa si ispira a quel “Vangelo in cammino” che chiede di portare la carità, la fede e la speranza cristiane incontro all’uomo sulle strade di oggi”.
Papa Francesco lo scrive nel messaggio inviato ai partecipanti al Convegno dedicato a «Paolo VI, il Papa della modernità» e con un richiamo anche “l’amore per l’Italia”. “Amore e Italia- scrive il Papa- sono due parole felicemente accostate, sia per l’affetto discreto e attento che Paolo VI sempre dimostrò per l’amato Paese, sia perché l’anima più genuina del popolo italiano testimonia che la solidarietà e la prossimità sono fondamenti irrinunciabili della comunità umana. Sostengono infatti quell’autentico umanesimo, che è sempre moderno e che non dobbiamo stancarci di rielaborare e promuovere in ogni epoca, pena il degrado della nostra stessa dignità”.
Nel suo intervento al convegno il Segretario di Stato, il cardinale Parolin, ha sottolineato che “Papa Montini si caratterizzava per una visione matura della storia, del suo flusso, del modo d’intervenire per influenzarla, cambiarla, farla andare al meglio, e vedervi quasi tracciata una distinzione tra superfluo e necessario, effimero e stabile, lettura dell’oggi e lungimiranza per il futuro. Troveremo spesso, nella vita di Paolo VI e nella sua azione di governo della Chiesa, questo intreccio di livelli, che opera nella contingenza del quotidiano per costruire le basi della crescita personale e comunitari”. Il cardinale ha ripercorso l’opera storica e il rapporto con il Concilio di Papa Montini ed ha aggiunto: “L’intero pontificato di Paolo VI e, vorrei dire, la vita stessa di Giovanni Battista Montini ha avuto al centro, come sommo bene da tutelare e promuovere, il diritto alla libertà religiosa, fondato sulla dignità umana in ogni latitudine e in ogni momento della vita delle persone. Eppure Montini ha vissuto tutto intero il periodo dei totalitarismi trionfanti in Europa, con regimi di destra e di sinistra, uniti solo nella volontà di colpire, emarginare e spesso distruggere gli avversari, in primo luogo i credenti e le loro comunità che erano spesso i più naturali oppositori delle dittature”. Ed ha concluso: “Da questo grande desiderio di futuro che animava Paolo VI vorrei muovere per ricordare soprattutto ai giovani che la vita presenza a tutti noi soddisfazioni e sorprese qualche a volte delusioni e sofferenze, ma anche grandi traguardi conseguiti con fatica e con gioia. E l’insegnamento di Paolo VI, se guardiamo bene, è ricco di entusiasmo per la vita, un entusiasmo che l’ha sempre animato, e che trasmette ancora oggi a chi lo studia, lo legge, lo ammira, soprattutto nella sua dimensione spirituale”.