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“Rimettere Cristo al centro”: la scelta dei vescovi europei di rito orientale

Sviatoslav Shevchuk e Vincent Nichols | Un momento della Divina Liturgia celebrata nella cattedrale di Canterbury dall'arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk della Chiesa Greco Cattolica Ucraina e dal Cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster | CCEE Sviatoslav Shevchuk e Vincent Nichols | Un momento della Divina Liturgia celebrata nella cattedrale di Canterbury dall'arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk della Chiesa Greco Cattolica Ucraina e dal Cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster | CCEE

Tre giorni di incontri, a Londra, per celebrare il 60esimo dell’eparchia della Chiesa Greco Cattolica Ucraina nella città e per guardare a sfide delle Chiese di rito orientali sul continente. E una convinzione: la catechesi deve essere centrata su Cristo.

I vescovi orientali cattolici d’ Europa si sono riuniti a Londra dal 26 al 29 ottobre, su invito del vescovo Hlib Lonchyna dell’Eparchia cattolica ucraina della Sacra Famiglia di Londra. I partecipanti erano una quarantina, provenienti dall’Inghilterra fino all’Ucraina, dai Paesi Scandinavi fino alla Grecia, e hanno parlato di “Annuncio, conoscenza e vita di fede in Cristo”. 

Nella tre giorni di incontri, anche un intervento dell’arcivescovo Edward J. Adams, nunzio apostolico nel Regno Unito, che ha insistito sulla necessità di annunciare il Vangelo, di proclamarlo e di scoprire la bellezza di una vita in comunione con Dio e con gli altri.

Al termine dell’incontro, i vescovi di rito orientale si sono detti “convinti della necessità centrale e fondamentale dell’annuncio di Cristo con una catechesi e una mistagogia che nascono dalla celebrazione della Divina Liturgia come luogo della confessione e della celebrazione della nostra fede”.

Espressioni di riti diversi, che mostrano “la ricchezza della cattolicità”, i vescovi europei di rito orientale hanno sottolineato di essere “coscienti della chiamata sempre nuova a testimoniare il Vangelo della misericordia, dell’amore e della riconciliazione al mondo odierno, segnato dalla sofferenza, dalla povertà, dall’ingiustizia, e dai conflitti armati che affliggono il volto di tante delle nostre Chiese e dei nostri popoli”.

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I vescovi hanno invocato “in particolare, il dono della pace e della riconciliazione per il popolo ucraino, martoriato da troppo tempo dalla violenza e dalla guerra, ricordando anche la persecuzione e le sofferenze dei nostri fratelli cristiani del Medio Oriente”.

I vescovi hanno sottolineato che “i diversi aspetti che abbiamo approfondito in questi giorni ci hanno fatto vedere l’importanza di ritrovare la centralità di Cristo nella nostra predicazione e nella nostra catechesi, la validità dei metodi della grande Tradizione delle nostre Chiese: la predicazione, la catechesi, l’iconografia, la mistagogia; e allo stesso tempo la necessità dell’utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione per annunciare a tutti la Buona Novella di Cristo”.

Nel 2018, la riunione si svolgerà dal 14 al 17 giugno nell’Eparchia di Lungro degli Italo-Albanesi in Italia, su invito di. S.E. Mons. Donato Oliverio.