Norcia , lunedì, 30. ottobre, 2017 17:00 (ACI Stampa).
“Il terremoto tra il 26 e il 30 ottobre 2016 sconvolse il normale ritmo della vita di queste terre, ricche d’arte, di bellezze paesaggistiche e di tradizioni culturali, che hanno trovato la loro più solida ispirazione nella fede cristiana”. Con queste parole il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, ha avviato l’omelia nella piazza di San Benedetto a Norcia, dinanzi alla facciata ingabbiata della basilica, crollata, del Santo patrono d’Europa.
Secondo l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, quella del 30 Ottobre è stata la scossa piu' forte mai registrata in Italia dal terremoto in Irpinia del 23 novembre 1980.
Dunque un gesto simbolico, quello di voler celebrare l’Eucarestia proprio lì, dove negli ultimi mesi sono stati tantissimi i lavori di ricostruzione. Il Porporato è giunto a Norcia alle 10.50, dopo una sosta nel Palazzo Arcivescovile di Spoleto dove è stato accolto dall’arcivescovo Renato Boccardo e dove ha ammirato la maestosa cattedrale. Con Parolin hanno concelebrato: monsignor Boccardo, il vicario generale monsignor Luigi Piccioli, il parroco di Norcia don Marco Rufini, il priore dei benedettini padre Benedetto Nivakoff, sacerdoti diocesani e religiosi della Valnerina. Tutti in rappresentanza delle zone duramente colpite.
La liturgia è stata animata dalla corale parrocchiale di Norcia; il servizio liturgico è stato curato dal cerimoniere arcivescovile don Edoardo Rossi, coadiuvato dai seminaristi. Presenti molte autorità civili e militari, ad iniziare dal presidente della Giunta regionale dell’Umbria Catiuscia Marini e dal sindaco di Norcia Nicola Alemanno.
Sul palco dove è stato allestito il presbiterio, dinanzi alla Castellina, è stata posta l’immagine della Madonna Addolorata tanto venerata a Norcia ed estratta dalle macerie in modo provvidenziale la sera del 29 ottobre 2016, a poche ore dalla forte scossa che ha distrutto tutto.