Roma , sabato, 28. ottobre, 2017 10:00 (ACI Stampa).
Fino a domani 80 vescovi, 190 sacerdoti e circa 1000 delegati divisi in 90 tavoli di lavoro sono a Cagliari per la 48ma settimana Sociale dei Cattolici italiani . Al centro del confronto il tema “Il lavoro che vogliamo. Libero, creativo, partecipativo e solidale”. Il lavoro, quindi, come vocazione, opportunità, valore, fondamento di comunità e promotore di legalità.
In queste settimane molte diocesi italiane sono impegnate con i giovani con diverse iniziative. A Cremona, presso la biblioteca del Centro Pastorale diocesano, si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione dell’Instrumentum laboris del Sinodo diocesano dei giovani, volito dal vescovo mons. Antonio Napolioni, che inizia la fase di incontri zonali detta “presinodale”.
A Palermo, in vista del Sinodo dei Giovani, la diocesi propone un’intera settimana a loro dedicata che si svolgerà dal 13 al 18 novembre 2017 e nella quale attraverso alcuni eventi vuole incontrare e sollecitare i giovani all’evento nazionale che si terrà il prossimo anno. La Settimana Giovani è organizzata dalla Pastorale Giovanile diocesana, diretta da don Giuseppe Calderone e dal Centro diocesano Vocazioni, guidato da don Maurizio Francoforte. Previsti 14 workshop, 12 tende di ascolto, Music Contest con serata finale al Palab di Palermo e la Lectio Divina che sarà guidata dell'arcivescovo, mons. Corrado Lorefice. In questa settimana, informa una nota, su tutto il territorio diocesano e precisamente a Palermo, Bagheria, Lercara Friddi, Termini Imerese, Bolognetta e Misilmeri verranno predisposti dei centri di ascolto giovani. In preparazione un corso di formazione per religiosi e operatori pastorali i quali desiderano dare disponibilità per questo servizio di ascolto. L’invito che arriva dalla diocesi ai giovani è quello di prendere parte all'iniziativa delle “Tende d'ascolto” che saranno dislocate in diocesi, come luogo dove i giovani possono essere ascoltati durante tutta la settimana, che si concluderà con una festa e la celebrazione Eucaristica sabato 18 novembre 2017 nella Cattedrale di Palermo.
Sinodo per l’intera diocesi a Mileto-Nicotera-Tropea dove lo scorso 25 ottobre il vescovo, mons. Luigi Renzo, ha presieduto una celebrazione in Cattedrale ed ha consegnato l’Instrumentum Laboris del Sinodo che si concluderà nel 2020. Un momento storico per la diocesi calabrese. “Dopo quasi 60 anni dall'ultimo Sinodo Diocesano, celebrato nel 1959 da Mons. Vincenzo De Chiara, di venerata memoria, vogliamo interrogarci e lasciarci interrogare dal mondo di oggi presentandoci come Una Chiesa lieta di testimoniare il Vangelo, scrive nella Bolla d’indizione il vescovo: “vorremo interrogarci, senza conformarci ‘alla mentalità di questo mondo’ con l'intento di valutare a fondo la ‘Chiesa che siamo’ con le sue zone di luce e di ombra, per lasciarci illuminare dallo Spirito sui percorsi ecclesiali da intraprendere con un impegno condiviso da tutti, facendo tesoro anche delle sollecitazioni che ripetutamente ci sta rivolgendo Papa Francesco soprattutto con la Esortazione Apostolica Evangelii gaudium”. Una lettera ai giovani cresimandi arriva questa settimana dall’arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, mons. Giuseppe Fiorini Morosini, dal titolo “Tu chi dici che io sia?” con la proposta ai giovani ad assumere un impego nella propria comunità dopo la cresima. Il presule reggino invita i giovani a trattare questo sacramento “con maggiore serietà e dignità! Non si accede ad esso – scrive - come se dovessimo andare al bar a prendere una tazzina di caffè, perché siamo stati investiti all’improvviso del compito di essere padrini. La Cresima va chiesta quando ci si sente pronti a scegliere e a decidere di perfezionare il proprio cammino di fede al fine di essere sorretti dal dono dello Spirito, come ha promesso Gesù”.
Nella diocesi di Reggio Emilia-Guastalla il vescovo, mons. Massimo Camisasca, ha presieduto domenica scorsa, una celebrazione nella cattedrale reggiana in onore dei santi martiri Crisanto e Daria, patroni della Città, sottolineando come ancora a distanza di oltre diciotto secoli si parli dei due giovani martiri, Crisanto e Daria, che hanno saputo dire il loro “no” a Cesare fino al martirio, e si impetri la loro intercessione sulla Città e sulla Diocesi reggiana.