Milano , giovedì, 4. giugno, 2015 17:59 (ACI Stampa).
“La presenza non italiana è diventata parte integrante e indispensabile per i nostri territori, ma ancora una volta la grande sfida è culturale. Viviamo nella pratica l’accoglienza, ma siamo continuamente bombardati da messaggi distorti, di cattiveria e negatività per cui ciò che poi si fa nella pratica finisce coll’essere negato dal pensiero”. Parole del cardinale Montenegro, arcivescovo di Agrigento alla presentazione del rapporto Caritas/Migrantes sulla immigrazione. Un evento che si è svolto all’ EXPO’ di Milano.
Il porporato ha puntualizzato: “Più volte è stata richiamata l’Europa ai suoi doveri. Più volte si è chiesto a voce alta ai Paesi membri di collaborare all’accoglienza, di confrontarci sulle buone prassi portate avanti e sulle opportunità sviluppate. Non perché oggi parliamo dei richiedenti asilo o della protezione internazionale, ma perché oggi parlare di immigrazione in Italia significa parlare anche di questo”. Dall’esperienza maturata in tanti anni di servizio, Caritas e Migrantes hanno voluto raccontare quanto l’Italia e gli italiani ricevono dai migranti che hanno scelto o continuano a scegliere il territorio italiano come meta di emigrazione; descrivere i volti delle persone che si incontrano, dei nuovi cittadini che, pur non essendo italiani, contribuiscono attivamente a sostenere l’Italia ancora in difficoltà economiche e culturali.
Al convegno sono intervenuti: il presidente di Caritas Italiana, cardinal Francesco Montenegro e don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana e monsigno Nunzio Galantino, Segretario Generale della Cei.
“Il tema dell'immigrazione non deve essere liquidato a una lettura a compartimenti stagni, ma bisogna partire dalla carne dei poveri per promuovere il nuovo umanesimo contro la cultura dello scarto”ha detto mons. Galantino, che ha sottolineato che “essere a Expo serve a ricordare che c'è gente che come noi è venuta a parlare anche del fenomeno dei popoli migranti, che devono essere visti come un'occasione positiva di crescita”.
Il Rapporto Immigrazione 2014 descrive la situazione della mobilità internazionale e nazionale con due temi: il cibo come causa delle migrazioni e il cibo come occasione di sviluppo, guardando il migrante come persona attiva e propositiva in grado di dare e contribuire allo sviluppo del Paese.