Città del Vaticano , sabato, 7. ottobre, 2017 13:45 (ACI Stampa).
E’ stato Papa Francesco, questa mattina, a concludere personalmente i lavori del convegno internazionale sulla “Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis”, promosso dalla Congregazione per il clero nel centro congressi Mariapoli a Castel Gandolfo. Il Pontefice ha ricevuto in udienza i partecipanti che, per tre giorni, si sono confrontati proprio sulla Ratio.
Un testo, ha fatto presente il cardinale prefetto Beniamino Stella, pensato e scritto “per la vita reale dei sacerdoti, e per le domande, le difficoltà, le sfide e le speranze del loro ministero”. Avendo come idea di fondo il “discepolato”.
“Il tema della formazione sacerdotale – dice Francesco ai partecipanti - è determinante per la missione della Chiesa: il rinnovamento della fede e il futuro delle vocazioni è possibile solo se abbiamo preti ben formati”. Ma per Francesco “la formazione sacerdotale dipende in primo luogo dall’azione di Dio nella nostra vita e non dalle nostre attività. È un’opera che richiede il coraggio di lasciarsi plasmare dal Signore, perché trasformi il nostro cuore e la nostra vita”.
Per il Pontefice è “Dio l’artigiano paziente e misericordioso della nostra formazione sacerdotale e, come è scritto nella Ratio, questo lavoro dura per tutta la vita”.
“Dobbiamo dirlo con forza- ribadisce il Papa - se uno non si lascia ogni giorno formare dal Signore, diventa un prete spento, che si trascina nel ministero per inerzia, senza entusiasmo per il Vangelo né passione per il Popolo di Dio. Invece, il prete che giorno per giorno si affida alle mani sapienti del Vasaio con la “V” maiuscola, conserva nel tempo l’entusiasmo del cuore”.