Città del Vaticano , martedì, 3. ottobre, 2017 16:08 (ACI Stampa).
La carità cristiana spinge a “mettere al servizio di tutti le conoscenze di ciascuno, l’esperienza acquisita, la sensibilità verso alcuni problemi e sfide”, e a farlo con qualità e professionalità.
Lo ha detto mons. Fernando Ocáriz, Prelato dell'Opus Dei e Gran Cancelliere della Pontificia Università della Santa Croce, inaugurando martedì 3 ottobre il nuovo Anno accademico 2017/2018.
Era la prima volta che mons. Ocáriz parlava in qualità di Gran Cancelliere, dopo essere succeduto a mons. Javier Echevarría, scomparso il 12 dicembre 2016. Il nuovo Gran Cancelliere è stato tra i professori fondatori dell’ateneo, trenta tre anni fa, quando era docente di Teologia fondamentale.
Di Echevarría ha quindi ripreso “un tema molto caro”, quello della fraternità cristiana vissuta fra coloro che portano avanti un progetto di ispirazione cristiana come la Santa Croce. “Per amore di Dio cerchiamo di vivere pienamente la nostra libertà e responsabilità di cristiani, mettendo al servizio di tutti le conoscenze di ciascuno, l’esperienza acquisita, la sensibilità verso alcuni problemi e sfide”. La carità anche come motore della qualità: “vogliamo dare il massimo del nostro impegno tradotto in un servizio di qualità”; in questo senso, “la carità spinge verso la professionalità”.
Ricordando che “il bene è diffusivo e non può rimanere tra le mura del nostro palazzo”, mons. Ocáriz ha evidenziato che “la carità fraterna che tentiamo di vivere nell'Università” si proietta all'esterno, raggiungendo anche “tutti quelli che, come ci ha detto spesso Papa Francesco, si trovano nelle ‘periferie esistenziali’”. Pensare allora alle persone “è sempre una motivazione profonda per l’impegno nella propria missione”.