Città del Vaticano , martedì, 3. ottobre, 2017 9:00 (ACI Stampa).
Quando si dice “olii essenziali” si pensa soprattutto ad un buon profumo. Ma per un restauratore significa qualcosa di più. Di questo si parla oggi ai Musei Vaticani in una giornata di studio sul lavoro che dal 2014 i restauratori stanno svolgendo nel Giardini del piccolo stato. 22 ettari e 570 opere d’arte.
Un ampio progetto di restauro e conservazione la cui finalità è quella non solo di restaurare, ma anche, e soprattutto, di conservare e mantenere nel tempo le opere che “vivono” nella natura. Un gruppo di lavoro coordina il progetto che vede coinvolti in maniera corale, per una durata di circa 5 anni, Alessandra Rodolfo del Dipartimento delle Arti, Ulderico Santamaria del Laboratorio di Diagnostica per la Conservazione ed il Restauro, Guy Devreux del Laboratorio di Restauro Materiali lapidei e Barbara Bellano per la Direzione dei Servizi Tecnici Ufficio Studi e Progetti del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.
Il lavoro, svolto da 10 restauratori coordinati dal Laboratorio di Restauro Materiali lapidei e dal Laboratorio di Restauro Mosaici dei Musei Vaticani, ha lo scopo di restaurare con tecniche innovative ed ecosostenibili le opere e mettere a punto una pratica che permetta la corretta conservazione nel tempo. Molte opere sono degradate proprio dall’esposizione all’aperto per variazioni termiche e termoigrometriche, acque meteoriche e vento, per la crescita di batteri, funghi, alghe insieme a quelle chimiche e chimico-fisiche.
Il restauro ancora in atto ha usato tutti i metodi disponibili che si ispirano al principio del minimo intervento, della compatibilità e reversibilità che saranno programmati grazie ad un’attenta e completa documentazione dello stato di conservazione prima e dopo il restauro, consentendo di seguire l’evoluzione di ogni intervento nel tempo per ciascuna opera.
Così si è scelto di sostituire prodotti consolidanti tossici ed invasivi come i silicati di etile con prodotti a bassissimo impatto ambientale come fosfati, ossalati e nanosilici in dispersione acquosa, e gel e sostanze filmogene e di laser per una pulitura selettiva e controllata.