A Roma, invece, da domani, eventi in diversi luoghi della città nella settimana dedicata alla famiglia sul tema “Famiglia, la sfida di educare”. Domenica 1 ottobre l’apertura a Sant’Agnese in Agone (piazza Navona), con la cerimonia inaugurale a cura dell’Ufficio diocesano di pastorale familiare e del Forum delle associazioni familiari del Lazio che hanno organizzato insieme la Settimana con il patrocinio dell’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia della Conferenza episcopale italiana, di Roma Capitale e del Consiglio regionale del Lazio. Una quarantina le associazioni coinvolte per dare vita alle quattro macro aree strutturali della Settimana: “Stare insieme”, “Fare insieme”, “Riflettere insieme”, “Celebrare insieme”.
Convegni pastorali
Nella diocesi di Bari-Bitonto la scorsa settimana l’assemblea diocesana con uno sguardo particolare al rapporto Giovani e Famiglia. Convegno pastorale anche a Latina-Sezze-Priverno partendo dalla Lettera pastorale “Una Chiesa che cresce: generare, educare, accompagnare alla vita in Cristo”, che il vescovo mons. Mariano Crociata ha presentato all’assemblea. Una sfida non da poco, quella lanciata dal presule, a se stesso come pastore ma anche alle comunità parrocchiali, ai sacerdoti e ai laici impegnati nella pastorale. In gioco c’è il futuro dell’uomo prima ancora del cristiano.
La relazione tra comunità e giovani passa – è stato detto - per l’intero ciclo dell’Iniziazione cristiana: prima il dialogo con le famiglie in vista del Battesimo e dopo per i periodi necessari alla Prima comunione e alla Cresima. Due cammini che nella diocesi pontina saranno riformati, come ha spiegato mons. Crociata e già da mesi si studia a questo. Rispetto ai giovani, sempre mons. Crociata ha riconosciuto che “già adesso le maggiori energie del nostro impegno pastorale” sono dedicate a loro, tuttavia “questo sforzo ci ha mostrato che la nostra pastorale non è in ascolto vero dei ragazzi, non li capisce per come veramente sono, non risponde alle loro attese profonde nel momento in cui si presentano per la catechesi e la frequentano.
E i segni sono tanti. Questo non vuol dire che il Signore non agisca in loro e che i nostri sforzi non producano proprio niente. Vuol dire che è l’impostazione complessiva che è carente e, anzi, inadeguata”. Se questa è la situazione, il presule ha le idee chiare: “In diversi abbiamo maturato la consapevolezza che ciò che manca è una comunità viva, che accolga e faccia sentire di essere un luogo di vita, fatto di persone appassionate del bene e dedicate le une alle altre, per le quali i ragazzi sono sentiti come un patrimonio prezioso da custodire e coltivare per prepararlo alla vita. Vogliamo ripartire da questo punto: dalla comunità. Solo così riusciremo a riprendere la strada per i sentieri degli anni passati che si sono interrotti, a raccogliere i frammenti del bene che in qualunque maniera è stato costruito, a trovare risposta alle attese dei ragazzi di oggi che tante volte sono o appaiono lontanissimi dalla Chiesa, ma sicuramente portano dentro una profonda nostalgia di Dio”.
Particolarmente apprezzata, la testimonianza portata all’assemblea diocesana dal vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, sul ruolo della comunità parrocchiale. In provincia di Latina ma diocesi di Gaeta, l’arrivo, martedì 3 ottobre, di una nuova comunità di Frati Minori. La messa, presieduta dal vescovo mons. Luigi Vari, sarà concelebrata dal Ministro Provinciale p. Carlo Maria D’Amodio e dal nuovo Guardiano del Convento, p. Giovanni Paolo Gergis, assieme ai frati Agostino Muonir e Emanuele Maken, provenienti dalla Provincia francescana della Sacra Famiglia (Egitto). La presenza dei Frati minori a Minturno risale alla fine del XIII secolo mentre il convento fu costruito nel 1363 dalla famiglia Caetani. Nell’Ottocento la struttura fu confiscata e divenne sede dell’attuale municipio. Nel 1893 il convento venne ricostruito sull’altro lato della chiesa.
All’interno dell’edificio sacro si trova un affresco della Madonna delle Grazie, patrona della città di Minturno, scoperto nel 1621, e due affreschi dell’incoronazione della Vergine e una Madonna con il Bambino, scoperti nel corso dei restauri del 1970. Il Convento di Minturno rientra nel territorio della Provincia napoletana del Sacro Cuore di Gesù, dell’Ordine dei Frati Minori, che si estende dal Lazio sud alla Campania.
Appena avviato anche il convegno pastorale nella diocesi di Campobasso – Bojano e sono le iniziative pastorali in calendario, dalla spiritualità alla formazione, agli approfondimenti teologici e culturali. A concludere il convegno il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino precedeuta nela tre giorni assembleare dagli interventidi padre Ermes Ronchi, Rosanna Virgili e don Antonio Sabetta. Sembre nella diocesi di Campobasso –Bojaino da domani all’8 settembre, infatti, presso la Chiesa Madonna della Libera (Piazza Municipio) a Campobasso, avrà luogo la “Festa del Verbum Domini” che, a partire dal tema del kérigma (annuncio), si inserisce nel cammino sinodale della diocesi, giunto al secondo anno. Culmine della settimana della Parola saranno la Veglia di sabato 7 ottobre e la Giornata settimanale della Parola, l’8 ottobre, con Santa Messa conclusiva.
“Dare centralità alla Parola di Dio, cioè ad una delle sfide sinodali più necessarie per la nostra diocesi, ha detto il mons. Giancarlo Bregantini, con lo scopo di rilanciare la pastorale biblica nelle nostre comunità, preparandoci così anche alla Giornata settimanale della Parola, su cui punteremo tanto in questo nuovo Anno pastorale che ha per sfondo il Kèrigma. Potremo allora passare da una fede di sola tradizione, ad una fede di matura convinzione”.
Attività diocesane
Lunedì nella diocesi di Perugia-Città della Pieve la presentazione di due eventi promossi dalla diocesi: il convegno “Poveri e ultimi tesoro vivente della Chiesa – Vincenzo de’ Paoli uomo della carità”, che si svolgerà sabato 7 ottobre e il pellegrinaggio in Vaticano con “treno storico” in occasione dei 70 anni dalla consacrazione del santuario della Madonna di Fatima di Città della Pieve, il giorno successivo. Un evento, quest’ultimo, che vuole ricordare il pellegrinaggio che 70 anni fa portò in Vaticano la statua della Vergine Maria benedetta da papa Pio XII prima di collocarla nel Santuario di Città della Pieve, uno dei primi in Italia ad essere intitolato alla Madonna di Fatima.
“Notti sacre 2017. Famiglie e città: un cammino comune” è' il tema della ottava edizione di Notti Sacre 2017, la rassegna di arte, musica, pensiero, preghiera, spettacolo, organizzata dalla diocesi di Bari-Bitonto nel centro storico di Bari, che si è aperta sabato scorso e si terrà chiuderà domani, domenica 1 ottobre.
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Ad Ancona-Osimo il saluto alla diocesi del card. Edoardo Menichelli dopo tredici anni e mezzo di servizio. Era presente una delegazione di vescovi marchigiani con una settantina di sacerdoti e migliaia di persone. Il porporato ha rivolto un invito pressante all’ascolto dei poveri, degli emarginati, delle persone con fragilità. “Vi affido – ha affermato – in particolare i giovani, sempre più precari, soprattutto sempre più soli…”. Mentre la diocesi di Brescia si prepara ad accogliere il nuovo vescovo, mons. Pierantonio Tremolada. Urago d’Oglio sarà la tappa bresciana dell’ingresso del neo presule domenica 8 ottobre.
Lungo il percorso saluterà le comunità parrocchiali che attraverserà (Chiari, Coccaglio, Rovato S. Giovanni Bosco, Ospitaletto con il saluto dei giovani della diocesi, Castegnato con il saluto del mondo del lavoro); giunto in città, dopo la visita alla chiesa dei Santi Patroni e una breve sosta al monumento in ricordo della strage di Piazza Loggia, giungerà in Piazza Paolo VI verso le ore 16.30. Il Sindaco della città porgerà il suo saluto. Quindi avrà inizio la celebrazione liturgica in Cattedrale.