Città del Vaticano , venerdì, 22. settembre, 2017 13:30 (ACI Stampa).
Educazione cattolica, uno sguardo sul mondo. La fondazione Gravissimum Educationis, nata due anni fa, muove i primi passi, e comincia a rivelarsi al mondo con un documento, “Educare all’umanesimo solidale”, che rappresenta un po’ una sorta di linea guida per 215 mila istituzioni cattoliche nel mondo.
Dopo il grande congresso mondiale del 2015, la Congregazione per l’Educazione Cattolica porta avanti un progetto di presenza e diffusione che risponde ad “una richiesta di umanesimo cristiano” come la definisce il Cardinale Giuseppe Versaldi, prefetto della Congregazione.
“La presenza della Chiesa nel tempo – afferma il Cardinale Versaldi - si è manifestata con dispendio di energia di forze e testimonianze, perché come dice la realtà storica l’evangelizzazione riguardava non solo al diffusione del Vangelo come messaggio di salvezza eterna, ma anche come messaggio di conversione e di cambiamento delle strutture temporali”.
Per questo, la necessità di linee guida, date da un documento “volutamente essenziale – spiega l’arcivescovo Vincenzo Zani, segretario della Congregazione per l’Educazione cattolica – che ruota intorno a sette brevi capitoli: lo scenario attuale, la necessità di umanizzare l’educazione, la promozione della cultura del dialogo, la globalizzazione della speranza, la necessità di sviluppare l’inclusione, di creare reti di cooperazione e di aprire prospettive nuove.
Di questi temi, l’arcivescovo Zani ne sottolinea in particolare tre. Il primo è “l’umanizzazione dell’integrazione”, senza dimenticare che “nella ricostituzione del patto educativo dobbiamo pensare che uno dei soggetti più fragili non sono i giovani, ma le generazioni adulte, che si trovano in un grave disagio educativo”.