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Dalle diocesi: Angelo Scola saluta Milano

Il Cardinale Scola saluta Milano  |  | angeloscola.it Il Cardinale Scola saluta Milano | | angeloscola.it

Ieri sera, con una celebrazione nel Duomo di Milano, il card. Angelo Scola ha salutato la comunità dei fedeli che gli ha espresso la propria gratitudine per i suoi 6 anni di episcopato sulla cattedra di Sant’Ambrogio. Come segno concreto il porporato ha chiesto di contribuire al Fondo “Diamo lavoro”, la terza fase del Fondo Famiglia Lavoro a favore di chi ha perso l’occupazione promosso dalla diocesi. Come immagine ricordo, il cardinale ha scelto l’affresco di Guido Reni rappresentante “La nascita della Vergine”, presente a Palazzo del Quirinale a Roma. L’immagine con una preghiera a Maria composta da card. Scola è stata distribuita ai fedeli che hanno partecipato alla celebrazione.

E questa mattina la presa di possesso della Diocesi ambrosiana da parte del neo arcivescovo mons. Mario Delpini. Come previsto dal diritto canonico, l’atto si svolgerà per procura. Quindi avverrà  - spiega una nta della diocesi - alla presenza di mons. Erminio De Scalzi, vescovo ausiliare emerito, nominato procuratore. “La scelta della presa di possesso per procura consente di differire l’ingresso solenne, con il concorso ‘del clero e del popolo’, alla data del 24 settembre 2017, per predisporre al meglio le cose e per valorizzare la celebrazione della Vigilia di Sant’Anatalo e tutti i Santi Vescovi Milanesi, Solennità nella Chiesa Cattedrale”, spiega il cancelliere arcivescovile, mons. Marino Mosconi. Da quel momento mons. Delpini sarà a tutti gli effetti il nuovo arcivescovo e terminerà il mandato di Amministratore apostolico del card. Angelo Scola.

Sempre in Lombardia il vescovo di Brescia, mons. Luciano Monari, saluterà ufficialmente la Diocesi il  17 settembre alle 18.30 con una solenne celebrazione eucaristica in Cattedrale. Gratitudine e riconoscenza sono i sentimenti che hanno spinto il sindaco di Brescia Emilio Del Bono e l’Amministrazione comunale a conferire a mons. Monari il Grosso d’Oro che gli sarà consegnati  il 13 settembre  nel salone Vanvitelliano di palazzo Loggia.

Ieri a Isernia la consacrazione episcopale di mons. Claudio Palumbo, vescovo eletto di Trivento che farà il suo ingresso il prossimo 23 settembre. Un evento storico per la diocesi di origine del presule, quella di Isernia-Venefro. L’ultima consacrazione di un presbitero di Isernia-Venafro risale infatti, scrive oggi il quotidiano “Avvenire”, al 1908, quando a Isernia veniva eletto a vescovo di Ariano Irpino mons. Gaetano Pizzi, mentre per Venafro bisogna riandare al 1855 e a mons. Giuseppe del Prete, nominato coadiutore di mons. Gennaro Saladino, assente dalla sua sede per le vicende legate all’Unità d’Italia.

Intanto a Milano il neo arcivescovo, mons.  Mario Delpini, prenderà parte lunedì 18 settembre a Villa Cagnola, nel comune di Gazzada Schianno, in provincia di Varese, a un incontro con i giovani della diocesi. Nel corso della serata, promossa dalla scuola di formazione sociopolitica della Zona pastorale II della diocesi, è previsto anche l’intervento di mons. Franco Agnesi, vicario episcopale della zona di Varese. Sempre a Villa Cagnola, prenderà il via il 19 settembre il corso di approfondimento su cristianesimo e l’islam, che in cinque incontri si propone – spiegano gli organizzatori – di presentare i fondamenti dell’islam e la sua ricchezza, e i punti di dialogo con il cristianesimo. “In un

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mondo globalizzato – si legge nella locandina – l’incontro tra religioni e culture è un tema attuale e urgente che interessa non solo la teologia, ma richiede una conoscenza e un dialogo che eviti forme

di sospetto reciproco.

In questa settimana, invece, la diocesi di Bologna ha pianto la scomparsa dell’arcivescovo emerito, il card. Carlo Caffarra. Un uomo che – ha detto l’attuale arcivescovo, mons. Matteo M. Zuppi, che “ha amato Bologna, con passione e dedizione, direi fino allo sfinimento, durante gli anni del suo servizio episcopale”. E proprio Bologna, insieme a Cesena, si prepara a

ricevere, il prossimo 1 ottobre, la visita di Papa Francesco. Nalla città capoluogo il pontefice visiterà l’ Hub di via Mattei e incontrerà quella che l’arcivescovo ha chiamato “la Lampedusa di Bologna”: il mondo degli immigrati centrafricani, assieme ai responsabili dell’Hub e alle cooperative che ci lavorano. A mezzogiorno la recita dell’Angelus e poi il pranzo con poveri, immigrati, senza fissa dimora, richiedenti asilo, portatori di handicap, detenuti anticipata, spiega “BolognaSette” da una catechesi ai poveri.  Dopo il pranzo un momento di riposo, una seie di incontri e poi la celebrazione allo Stadio.  Un evento storico viene definita la visita del pontefice a Cesena, nella mattinata del 1 ottobre, in occasione dei 300 anni dalla nascita di Pio VI, il cesenate Giovanni Angelo Braschi. Si dice “particolarmente contento” il vescovo mons. Douglas Regattieri in una intervista al settimanale diocesano “Corriere Cesenate”: “credo che nel mio episcopato questa del 1° ottobre sarà, per me, una giornata luminosa, capace - ne sono certo - di dare carica ai tanti giorni pesanti e alle fatiche quotidiane della guida e del ministero pastorale”. “Innanzitutto – ha spiegato al direttore Francesco Zanotti - mi auguro che sia una visita in grado di scuotere i cuori di tutti in modo da orientarli fattivamente verso il vangelo. Spero non ci si limiti all’aspetto esteriore e folcloristico della visita”.

Lunedì scorso a Loreto si è invece svolta la riunione della Conferenza Episcopale dei Vescovi delle Marche. Dopo una meditazione spirituale proposta dal card. Edoardo Menichelli, l’assemblea ha dato il benvenuto al nuovo Prelato di Loreto, mons. Fabio Dal Cin e ha inviato un saluto e un ringraziamento per gli anni trascorsi insieme a Mons. Giovanni Tonucci, che termina il suo servizio episcopale a Loreto. I vescovi marchigiani  si ritroveranno dal 16 al 20 ottobre ad Assisi per gli

esercizi spirituali, predicati da padre Giulio Michelini. Nella regione ecclesiastica abruzzese-molisana i vescovi hanno inviato un comunicato circa le missioni intraprese dal Cammino Neocatecumenale. “Diversi Parroci – scrive il presidente mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto - hanno segnalato a vari Vescovi il disagio prodotto in questi giorni dal fatto che alcune persone, presentatesi a due a due, a volte anche come seminaristi o presbiteri, sono andate nelle loro Parrocchie asserendo di essere stati mandati ad evangelizzare come facevano i primi discepoli del Signore. A inviarli erano stati – si legge nella nota - responsabili del Cammino Neocatecumenale. Si parla di un centinaio di inviati. Qualcuno è passato prima dal Vescovo locale ed è stato da lui autorizzato, la maggior parte ha semplicemente saltato questo aspetto decisivo di ogni missione ecclesiale, suscitando confusione nei Parroci e sospetto nel popolo di Dio”. Da qui la

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richiesta, a nome di tutti i presuli della Regione ecclesiastica – che ogni iniziativa missionaria proposta da aggregazioni e movimenti ecclesiali “si svolga sempre e solo dopo previa autorizzazione e su esplicito mandato del Vescovo locale, che ne informerà i Suoi sacerdoti, onde evitare il rischio di correre o aver corso invano nel servizio del Vangelo, perché ad evangelizzare non sono i singoli in quanto tali, ma la Chiesa come comunità unita sotto la guida dei  Pastori e in piena comunione con loro”.

Domenica prossima, 17 settembre, nella diocesi di Vercelli la Festa della Famiglia, l’incontro annuale delle famiglie della diocesi eusebiana promosso dall’Ufficio Famiglia e organizzato in collaborazione con i gruppi, i movimenti e le scuole cattoliche parificate. Al mattino verrà approfondita l’esortazione apostolica Amoris Laetitia, sull’amore nella famiglia, poi tutti insieme si parteciperà alla celebrazione eucaristica delle ore 12 in Duomo, celebrata dall’arcivescovo, mons. Marco Arnolfo  e animata dai bambini delle scuole cattoliche mentre ieri nella diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, l’arcivescovo mons. Massimo Camisaca ha presieduto, nella Basilica della Beata Vergine della Ghiara, a Reggio Emila, nella festa della Natività di Maria, una solenne celebrazione eucaristica che ha aperto il nuovo anno pastorale 2017.

A Reggio Calabria-Bova il convegno pastorale sul tema “L’amore di Cristo ci mette Insieme. La comunione è la forma della Chiesa”. In apertura l’arcivescovo, mons. Giuseppe Fiorini Morosini, ha chiesto il coinvolgimento di tutta la comunità cristiana nelle attività parrocchiali.  “non si concepisce un’identità sacerdotale al di fuori della visione della Chiesa mistero di comunione”, ha detto il presule sottolineando che laici e sacerdoti “non possono essere se stessi” se “non pensano” e “operano” nell’ “ottica della comunione”. E a Bolzano-Bressanone, in occasione dell’incontro del vescovo con i collaboratori per l’inizio dell’anno pastorale mons. Ivo Muser ha consegnato, come da tradizione, alcune medagli ai dipendenti che non presteranno più servizio nella diocesi.