Bogotá , giovedì, 7. settembre, 2017 1:10 (ACI Stampa).
Il benvenuto del presidente Manuel Santos, una breve cerimonia di benvenuto con delle danze folcloristiche (la cumbia, un ballo caraibico), ma senza discorsi, e poi sulla Papamobile, per 15 chilometri di percorso in alcune zone della città. Comincia con un bagno di folla il viaggio di Papa Francesco in Colombia. E, nel cortile della nunziatura che lo accoglierà durante tutto il viaggio, incontra alcuni ragazzi e giovani, alcuni vulnerabili e altri parte di una associazione missionaria. Il Papa ascolta alcune testimonianze.
“Facciamo il primo passo” è il motto del viaggio, ed è scritto sulle magliette dei ragazzi che accolgono il Papa. Il motto segnala l’intento di questo 20esimo viaggio apostolico: il Papa arriva per rianimare la speranza delle persone in Colombia, per invitare a impegnarsi per primi. Non è un viaggio politico, anche se i temi politici sono molto presenti nei commenti del viaggio. Ma il Papa è chiamato soprattutto a spezzare la polarizzazione della società.
E, tra i temi politici, c’è quello del Venezuela. Salutando i giornalisti nell’aereo, il Papa ha ricordato che l'aereo avrebbe sorvolato il Venezuela, e invitato ad una preghiera “anche per il Venezuela, perché vi si possa fare il dialogo e il Paese trovi una bella stabilità, mediante il dialogo con tutti”.
Poi, sempre durante il volo, Greg Burke, direttore della Sala Stampa vaticana, ha confermato che ci sarà un incontro con i vescovi venezuelani. Si tratterà di un saluto “in privato, nella sacrestia, con i vescovi del Venezuela presenti in Colombia”
Il Cardinale Jorge Urosa Savino ha poi rivelato che i vescovi venezuelani in Colombia sono il Cardinale Baltazar Porras, arcivescovo di Merida; il vescovo ausilare di Caracas Jesus Gonzalez de Zarate; il vescovo Mario Moronta di San Cristobal; e il vescovo José Luis Azuake, di Barinas, che presiede la Caritas dell’America Latina.