Assisi , martedì, 5. settembre, 2017 17:00 (ACI Stampa).
Come essere giornalisti “di prossimità” in un tempo in cui la natura, fra siccità, terremoti, alluvioni sembra ribellarsi a scelte folli e irresponsabili compiute dall’uomo? Come essere cronisti “in pellegrinaggio” nel momento in cui le nuove trasformazioni economiche e tecnologiche in atto paiono mutare i reporter in “viandanti” scacciati dalle redazioni e messi ai margini?
Di questo e di altro ancora si è parlato dal 1° al 3 settembre nel corso del XII Forum dell'Informazione per la Custodia del Creato, il tradizionale appuntamento della stampa cattolica, organizzato da Greenaccord Onlus e dalla Diocesi di Gubbio, la città che quest’anno ha rilanciato a tutto il Paese il messaggio per la tutela della natura al centro della 12ma Giornata nazionale voluta dalla Cei e ribadita due anni fa da Papa Francesco come stimolo per tutta la Chiesa universale.
Un raduno di riflessione e di scambio, ma anche un vero e proprio pellegrinaggio, che ha condotto i circa 80 giornalisti, espressione delle varie anime della stampa nazionale, a condividere parzialmente i loro passi con quelli dei 300 pellegrini, accolti dal vescovo di Assisi Domenico Sorrentino, in marcia per 50 km. dal Santuario della Spogliazione di Assisi passando per Valfabbrica e diretti a Gubbio per il “Sentiero di Francesco”, a ricordo del cammino che il Serafico compì fra le due città dopo aver abbandonato tutti i suoi averi,
“Abbiamo voluto iniziare il Forum con il ‘Sentiero’cammino per fare un’esperienza concreta” - ha sottolineato il Presidente di Greenaccord Alfonso Cauteruccio aprendo a Gubbio i lavori della assise. ”Il cammino ci rende vulnerabili, esposti alle intemperie, ci mette a nudo. E il cammino di Francesco ci fa sentire viaggiatori, non turisti diretti qua e là a seconda delle convenienze. Il viaggiatore cerca l’incontro con gli uomini e con il territorio e il nostro obiettivo è creare una generazione di viaggiatori, senza accumulo, ma con la voglia di rigenerarsi”. Stimolante provarci, allora, nelle terra di Francesco e di Ubaldo, il santo vescovo protettore di Gubbio, e credere nella forza dei luoghi, come ha ricordato Grazia Francescato, ambientalista e responsabile delle relazioni internazionali di Greenaccord, A cui la sua passata militanza politica consente di dire che la “Laudato Si” di Papa Francesco “non è un’enciclica ‘verde’, ma una visione del mondo, in un tempo in cui alla politica manca un progetto per la polis. Oggi il vero ecosistema a rischio è quello della mente e del cuore dell’uomo, secondo la lezione di Konrad Lorenz, e occorre andare alla ricerca dei ‘punti luce’ in grado di rischiarare questi tempi oscuri”.
E alla “spogliazione” di categorie desuete e alla ricerca di nuovi orizzonti di senso ha fatto riferimento nel suo intervento Giuseppina Paterniti, vicedirettore della Tgr Rai, una testata che con le sue redazioni locali è un vero sismografo per raccontare le realtà locali del Paese.