Carpi , domenica, 27. agosto, 2017 10:00 (ACI Stampa).
Chi è Gesù? La domanda circa l’identità di Cristo attraversa da oltre duemila anni la storia dell’umanità. Si tratta di una domanda di fondamentale importanza perché dalla risposta dipende un preciso orientamento di vita.
E’ Gesù stesso che pone la questione e innanzitutto chiede ai suoi discepoli di riportare l’opinione che la gente ha di Lui. Le persone ritengono Cristo un uomo straordinario. Le sue parole e i miracoli che compie fanno di Lui una personalità religiosa straordinaria. Ancora oggi, la grande maggioranza delle persone riconosce che Gesù è una persona fuori dal comune che ha segnato la storia dell’umanità come pochi altri hanno fatto.
Tuttavia, le risposte che Gli vengono riportate, anche se rivelano stima e ammirazione per la Sua persona e la Sua opera non sono soddisfacenti. Per questa ragione Gesù pone la stessa domanda agli apostoli: “Voi chi dite che io sia?”. L’interesse di Cristo è motivato dal fatto che gli apostoli sono i testimoni del Signore, e sono coloro che dovranno annunciare chi è Gesù Cristo e su di loro si fonderà la fede della Chiesa.
La risposta che Pietro dà a nome degli altri è priva di ambiguità. L’apostolo riconosce che Gesù non è “uno dei profeti”, uno dei tanti inviati da Dio, ma è l’Inviato, il Messia, il Figlio del Dio vivente e in quanto tale è il solo che conosce il Padre e può rivelarlo.
L’apostolo Pietro, in seguito alla sua professione di fede, è qualificato come “beato. Si tratta della beatitudine di colui che crede, e quindi ha la gioia di entrare in comunione con il mistero di Cristo. Ma nessuno può conoscere la vera identità di Gesù senza una rivelazione divina: è il “Padre mio che te lo ha rivelato”.