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Il viaggio in Russia, il Cardinale Parolin traccia il bilancio

Il Cardinale Parolin a colloquio con il Papa |  | MM ACI Stampa Il Cardinale Parolin a colloquio con il Papa | | MM ACI Stampa

In una lunga intervista alla Radio Vaticana il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin ha tracciato un bilancio del suo viaggio in Russia compiuto negli ultimi giorni.

Il porporato parla di un “bilancio sostanzialmente positivo” e costruttivo caratterizzato da “un clima di cordialità, un clima di ascolto, un clima di rispetto”. 

“Il Papa - racconta il Cardinale Parolin - si è compiaciuto di queste impressioni, di questi risultati positivi che gli ho trasmesso; il Papa, come sappiamo - l’ha ripetuto anche in questa circostanza – è molto, molto attento a tutte le occasioni di dialogo che possano esserci, è molto attento a valorizzare tutte le occasioni di dialogo che ci sono ed è molto contento quando si fanno dei passi in avanti in questa direzione”.

Con il Patriarca Kirill è stato sottolineato il “nuovo clima” tra le due Chiese, dall’incontro tra Francesco e Kirill al passaggio delle reliquie di San Nicola in Russia. “Si è molto insistito su questo punto - sottolinea il Segretario di Stato - che le due Chiese di fronte alle tante situazioni di conflitto che esistono nel mondo possono davvero esercitare un’opera umanitaria incisiva edefficace”. 

Particolare attenzione è stata riservata alla questione dell’Ucraina. “Il Papa - ricorda il Cardinale Parolin - si è pronunciato varie volte sul tema … E’ ovvio che non poteva non essere trattato, questo tema; non poteva essere dimenticato in quella circostanza. Direi soprattutto nel senso di cercare di vedere, di valutare se c’erano alcuni passi concreti che si potessero fare verso una soluzione duratura e giusta del conflitto, all’interno degli strumenti attualmente disponibili”.

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Infine l’incontro con Vladimir Putin in cui si è parlato anche della situazione in cui vivono i cristiani perseguitati e della Siria.  “Io - conclude Parolin - ho cercato soprattutto di dire questo, questo era il messaggio che volevo trasmettere: cioè, che la Russia, per la sua posizione geografica, per la sua storia, per la sua cultura, per il suo passato, per il suo presente, ha un grande ruolo da giocare nella comunità internazionale, nel mondo. Un grande ruolo da giocare. E quindi ha una particolare responsabilità nei confronti della pace: sia il Paese sia i suoi leader hanno una grande responsabilità nei confronti della costruzione della pace e devono veramente sforzarsi di mettere gli interessi superiori della pace al di sopra di tutti gli altri interessi”.