Concordia , venerdì, 4. agosto, 2017 10:00 (ACI Stampa).
É la storia del martire Stefano e del ritrovamento delle sue reliquie a pochi chilometri da Gerusalemme ad offrire la occasione al cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, per ricordare i martiri di oggi. Nella Concattedrale di Concordia il cardinale ha parlato dei “testimoni viventi della Resurrezione”.
“Penso - ha detto- ai fratelli dell’Iraq, incominciando dal Vescovo Raho di Mosul, da padre Ragheed Ghanni, sino ai sacerdoti, ai bambini e agli altri fedeli della cattedrale siro-cattolica di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso a Baghdad”. E ha riproposto la riflessione di Padre Cristian de Cherge, Priore del Monastero di Tibhirine, ucciso insieme a sei confratelli nel 1996 e di don Santoro ucciso come testimone del Vangelo a Trabzon, in Turchia, nel 2006.
La celebrazione si è aperta con la lettura del decreto di apertura della fase diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione del servo di Dio cardinale Celso Costantini, nativo della diocesi, delegato Apostolico di Fiume prima e poi in Cina, poi segretario della Congregazione di Propaganda Fide e cardinale.
Costantini, di umilissime origini, si laureò alla Accademia romana di S. Tommaso, e divenne sacerdote nel 1899. Per quattordici anni svolse il suo lavoro pastorale in Veneto e nel 1912 la Società degli amici dell'arte cristiana, poi la rivista Arte sacra, di cui fu anche direttore, mentre nel 1907 e nel 1911 pubblica a Firenze Nozioni d'arte per il clero e Il Crocefisso nell'arte.
La Prima Guerra Mondiale lo vede parroco ad Aquileia, che lascia per essere cappellano dell'esercito nella ritirata, durante la quale si interessa del salvataggio di opere d'arte.