Bogotá , sabato, 5. agosto, 2017 16:00 (ACI Stampa).
Circa 28 milioni di pesos stanziati per il viaggio, una Papamobile approntata nelle fabbriche locali della General Motors e presentata in grande stile la scorsa settimana, e i paramenti per l’occasione in via di cucitura: la Colombia si appresta ad accogliere Papa Francesco, che sarà tra Bogotà, Medellin, Villavicencio e Cartagena tra il 6 e l’11 settembre.
Non un viaggio politico, ma un viaggio per rianimare la speranza di un popolo che non ha accettato l’accordo di pace con le Farc anche perché questo permetteva ai guerriglieri di reinserirsi in società senza alcuna penalizzazione. È un popolo ferito dalla guerra, nonostante oggi le formazioni guerrigliere stiano pian piano decidendo di lasciare il campo di battaglia, come testimoniano anche i recenti colloqui con l’ELN, l’esercito di liberazione nazionale che ha avuto, tra le sue vittime, anche il vescovo Jaramillo.
Proprio questo vescovo sarà beatificato a Villavicencio, insieme al sacerdote Pietro Maria Ramirez Ramos, “el cura di Armero”. Nessuno dei due è mai sceso direttamente nell’agone politico.
Sul sito della Conferenza Episcopale Colombiana è apparso un dettagliato reportage sulla cucitura dei paramenti per il Papa, con tanto di spiegazione di don Juan David Muriel Mejia, che dirige il comitato della liturgia per la visita. Don Mejia ha spiegato che i paramenti saranno di colori accesi, a fornire una sintesi della ricchezza culturale colombiana, con un disegno che simboleggia l’occhio di Dio.
Casule, stole e mitre per i vescovi del Paese che concelebreranno con il Papa sono invece in preparazione dal sarto Taolit di Bogotà. Ogni giorno, i tessuti delle casule ricorderanno un luogo della Colombia: il 7 di settembre userà paramenti elaborati dagli artigiani Wayuu in Guajira; l’8, per la Messa in Villavicencio, userà dei bordi disegnati a Putumayo; il 9, per la Messa a Medellin, i paramenti avranno elementi rappresentativi di etnie di Bogotà, mentre a Cartagena l’11 userà pezzi con elementi fatti a Cartago.