Roma , venerdì, 28. luglio, 2017 11:00 (ACI Stampa).
Una vittima di traffico di esseri umani su quattro è un minore non accompagnato, con una larga maggioranza di donne. Sono i numeri contenuti nel rapporto “Piccoli Schiavi invisibili” di Save the Children, che ha subito suscitato un certo interesse anche nei media vaticani. Perché l’impegno contro la tratta è al cuore della diplomazia di Papa Francesco.
Non è un caso che il messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2017 abbia come tema “Migranti minorenni, vulnerabili e senza voce”. Come non è un caso che il Papa si sia dedicato al tema in molti incontri internazionali, a partire da quello con l’ex presidente USA Barack Obama il 2 aprile 2014, quando il dramma degli indocumentados presenti nel territorio statunitense fu uno dei grandi temi dell’incontro.
Save the Children ha già cercato di intercettare questa particolare sensibilità della Santa Sede, lanciando l’hashtag #nonfarlosparire in occasione della pubblicazione del messaggio del Papa per la Giornata Mondiale del Rifugiato. Il rapporto sui “Piccoli schiavi invisibili” dà, dunque, profondità e numeri al dramma che si vive. Lo fa in vista della Giornata Internazionale contro la Tratta, in programma domenica 30 luglio, giornata in cui probabilmente anche il Papa farà sentire la sua voce a margine dell’Angelus.
Il rapporto ha tenuto in considerazione 106 Paesi. A livello globale, si contano 63.251 casi di traffico di esseri umani. Di questi, 17.710 riguardano bambini ed adolescenti, e sono quasi tutte donne (12.650). Dopo le donne, sono i minori il gruppo più numeroso delle vittime.
Colpisce, in particolare, il ruolo dell’Europa, dove la tratta dei minori è molto radicata: nel 2016, i Paesi dell’Unione Europea hanno contato circa 15.486 vittime accertate o presunte di tratta, e di queste il 15 per cento sono minori e il 76 per cento donne.