Melbourne , mercoledì, 26. luglio, 2017 11:00 (ACI Stampa).
Pochi minuti di udienza preliminare, e una dichiarazione di innocenza: il Cardinale George Pell è comparso nella mattinata australiana presso il tribunale che lo ha messo sotto accusa per reati sessuali, a Melbourne, dando così il via ad un processo che, in fondo, è cominciato sui media prima che in tribunale.
Determinato a “ripulire la sua reputazione”, il Prefetto della Segreteria dell’Economia ha preso una aspettativa dal suo incarico, ed è volato in Australia, nonostante le difficoltà dovute all’età e alla salute, per affrontare il processo.
Lo aveva già fatto nel 2002, da poco nominato arcivescovo di Sydney, quando una serie di accuse per copertura agli abusi lo colpirono. Poi, venne fuori che le accuse non avevano alcun fondamento, e la commissione incaricata di investigare, presieduta dall’ex giudice Southwell, certificò anche che il principale accusatore aveva seri problemi di affidabilità.
Alcune di quelle accuse sono riemerse in questi ultimi anni, fino a questo nuovo processo che ha portato il cardinale ad affrontare un viaggio in Australia. Il processo si preannuncia lungo: la prossima udienza è stata fissata al 6 ottobre.
Vestito in clergyman nero, il Cardinale Pell è rimasto impassibile di fronte ai protestanti che davanti al tribunale avevano portato cartelli con scritte come “Non sei mai troppo vecchio per essere arrestato per pedofilia” e “Grazie al Parlamento per aver creduto ai sopravvissuti”.