Ginevra , venerdì, 29. maggio, 2015 15:00 (ACI Stampa).
“E’ mia ferma convinzione che le motivazioni religiose possano indurre alla violenza quando vengono separate dal contesto morale e quando sono avvelenate dalla corruzione e dalla sete di potere. I conflitti possono contenere elementi religiosi ma sono sempre guidati da fattori culturali, etnici, territoriali e spesso da pressioni esterne”. E' l'opinione del Gran Cancelliere del Sovrano Ordine di Malta Albrecht Boeselager, intervenuto alle Nazioni Unite di Ginevra per il simposio “Religioni insieme per l’aiuto umanitario”.
Dai lavori è emersa - fa sapere il SMOM - la volontà di "cercare una base di valori comuni, creare un codice di condotta applicabile a tutte le istituzioni e organizzazioni impegnate nel soccorso umanitario, raggiungere le comunità locali investendo sulle infrastrutture e le reti assistenziali già presenti nei territori coinvolti dai conflitti, promuovere i valori degli organismi umanitari per combattere i pregiudizi sia delle popolazioni che dei governi".
Concludendo i lavori il Grande Ospedaliere del Sovrano Ordine di Malta Dominique de La Rochefoucauld-Montbel ha auspicato che si riaffermino sempre i “principi umanitari sanciti dalla comunità internazionale dopo la seconda guerra mondiale nel pieno rispetto delle tradizioni e culture locali”.