Città del Vaticano , martedì, 22. agosto, 2017 16:00 (ACI Stampa).
La porta più importante dello Stato di Città del Vaticano e, in senso spirituale, della Chiesa Cattolica, si sa, è senza dubbio la Porta Santa. Oltrepassarla rappresenta un momento importantissimo nella vita di ogni cristiano, il passaggio dal peccato all’indulgenza, la Porta più conosciuta al mondo, porta dell’incontro con Dio, con se stessi e con gli altri. Ma non è solo la porta del Giubileo a rappresentare la Città del Vaticano, ci sono anche altre porte, altrettanto importanti, che ne consentono l’accesso. Riservatissimo.
Entrare e uscire dalla Città non è affatto facile. Ci vogliono permessi, autorizzazioni, e ogni accesso è sempre sorvegliato da gendarmi e guardie svizzere. Per entrare ci vuole un tesserino di plastica con foto e nominativo per dipendenti e cittadini, che deve essere sempre ben visibile. Ma quali sono gli accessi e le porte che caratterizzano l’entrata nello Stato più piccolo del mondo?
Se si arriva da via della Conciliazione appena si mette piede in piazza San Pietro ci si trova già in Vaticano, e da lì ci si può muovere liberamente nella piazza stessa. Superare i controlli per l’accesso in Basilica e da lì visitare la Chiesa di Roma per eccellenza. Anche i Musei Vaticani sono in territorio vaticano. Basta pagare il biglietto di ingresso per visitare il museo più visitato al mondo ed essere già dentro territorio vaticano.
Ma per accedere alla città-fortezza?
C’è l’ “Arco delle Campane”, la “porta” che conduce il Papa a contatto con i fedeli, perché è da qui che Francesco esce con la papamobile quando va in udienza il mercoledì in piazza San Pietro. L’arco deve il nome al fatto che sta sotto il locale dove si trovano le campane della basilica. È presidiato dalle guardie svizzere e inaccessibile ai comuni visitatori. Sono tante le foto che ritraggono la papamobile di Francesco uscire dal Vaticano e raggiungere i fedeli di tutto il mondo.