Città del Vaticano , venerdì, 7. luglio, 2017 10:00 (ACI Stampa).
Dopo aver dato l’annuncio della morte di Joaquin Navarro Valls, Greg Burke ha twittato una foto e la didascalia “Keep smiling”. Una frase – rivela il direttore della Stampa Vaticana ad ACI Stampa – che viene da un incontro preciso, cui lui aveva assistito.
“Lavoravo – racconta Burke - a Time Magazine, e la rivista decise di nominare Giovanni Paolo II uomo dell’anno. Tra le idee, c’era anche la possibilità di una intervista con il Papa, che non è andata in porto. Ma ci fu un momento in cui un gruppo di direttori da New York venne a Roma e partecipò ad una udienza al termine della quale poté incontrare il Papa. Giovanni Paolo II era accompagnato da Navarro, e si vedeva che la loro relazione era molto profonda. Navarro sorrideva al termine dell’incontro, era molto contento. Giovanni Paolo II lo vide, e gli disse in inglese: ‘Keep smiling’, continua a sorridere.”
Greg Burke è direttore della Sala Stampa vaticana dal 2016. È succeduto a padre Federico Lombardi, che a sua volta era succeduto a Joaquin Navarro Valls. Quest’ultimo era stato alla guida della Sala Stampa vaticana dal 1984 al 2006, di fatto “inventando” il mestiere di portavoce del Papa.
“Credo – dice Greg Burke – che una chiave del suo successo nel ruolo di direttore della sala Stampa fosse il fatto che Navarro era un laico, che aveva viaggiato e aveva un grande talento per le lingue. Ma era soprattutto una persona che aveva il rispetto dei giornalisti, era stato presidente dell’Associazione della Stampa Estera in Italia, era conosciuto nell’ambiente e aveva prestigio. Era un uomo del mondo, con una mentalità molto aperta per portare il messaggio della Chiesa a livello globale”.
Ed una delle grandi battaglie condotte da Navarro Valls fu quella alla Conferenza ONU del Cairo sulla popolazione, nel 1994. “Si trattava – racconta ancora Greg Burke – davvero di uno scontro tra visioni del mondo. Navarro aveva preso un ruolo che era molto di più di quello di un portavoce. Difendeva la fede, ma non in modo difensivo. Stava davvero guidando la battaglia lì, e questo fece la differenza”.