Gerusalemme , mercoledì, 5. luglio, 2017 17:00 (ACI Stampa).
È un invito al dialogo, quello che Papa Francesco lancia al termine della Congresso di Scholas Occurentes che ha avuto luogo nella sede dell’Università Ebraica di Gerusalemme. “Nella nudità dello sguardo dice il Papa – non ci sono risposte, c’è l’apertura. L’apertura all’altro che non sono io”.
Il tema del Congresso è “Tra l’università e la scuola: costruendo la pace della cultura dell’incontro”. Un tema perfettamente aderente a quello che il Papa chiede sempre. E, d’altronde, le Scholas sono un progetto che Papa Francesco ha voluto e sostenuto, prima quando era arcivescovo di Buenos Aires e poi da Papa, facendolo diventare internazionale e legandolo in qualche modo alla Santa Sede, dove ora hanno anche una sede, nel Palazzo di San Calisto.
L’idea è di utilizzare tecnologia, arte e sport per sviluppare una cultura dell’incontro. La base è cristiana, ma il lavoro viene fatto con oltre 400 mila scuole e reti educative appartenenti a tutte le confessioni religioni, sparse in 71 Paesi diversi.
Ogni volta che le Scholas si riuniscono, il Papa non fa mancare il suo supporto. E lo fa con questo videomessaggio, plaudendo al fatto che il Congresso si tenga a Gerusalemme perché “voi stessi, tra le vostre differenze, avete trovato l’unità. Non vi è stato insegnato nulla. Lo avete vissuto”.
E per il Papa guardare all’altro è denudare lo sguardo, perché “nella nudità dello sguardo noi diventiamo permeabili alla vita”, che “non ci passa lontano, ma ci attraversa e ci commuove”.