Città del Vaticano , mercoledì, 28. giugno, 2017 9:55 (ACI Stampa).
La speranza cristiana è la forza dei martiri. E’ questo il tema dell’ultima Udienza Generale di Papa Francesco prima della pausa estiva. “I cristiani – esordisce Francesco – sono uomini e donne controcorrente. E’ normale: poiché il mondo è segnato dal peccato, che si manifesta in varie forme di egoismo e di ingiustizia, chi segue Cristo cammina in direzione contraria”.
Sono i martiri i protagonisti della catechesi di oggi. Loro hanno seguito uno stile di vita basato sulle “indicazioni di Gesù”. Domani si celebreranno i martiri per eccellenza della Chiesa: San Pietro e San Paolo.
Francesco inizia dalla prima: la povertà. “Quando Gesù invia i suoi in missione – spiega il Papa - sembra che metta più cura nello spogliarli che nel vestirli! In effetti, un cristiano che non sia umile e povero, distaccato dalle ricchezze e dal potere e soprattutto distaccato da sé, non assomiglia a Gesù. Il cristiano percorre la sua strada in questo mondo con l’essenziale per il cammino, però con il cuore pieno d’amore”.
“Il cristiano – osserva ancora Francesco - dovrà essere prudente, a volte anche scaltro: queste sono virtù accettate dalla logica evangelica. Ma la violenza mai. Per sconfiggere il male, non si possono condividere i metodi del male”.
Ma qual è dunque la forza di un cristiano? La risposta di Francesco è chiara: “Il Vangelo”. “Come dire – aggiunge Papa Francesco - che nessuna delle sofferenze dell’uomo, nemmeno le più minute e nascoste, sono invisibili agli occhi di Dio. Dio vede, e sicuramente protegge; e donerà il suo riscatto. C’è infatti in mezzo a noi Qualcuno che è più forte del male, più forte delle mafie, delle trame oscure, di chi lucra sulla pelle dei disperati, di chi schiaccia gli altri con prepotenza... Qualcuno che ascolta da sempre la voce del sangue di Abele che grida dalla terra”.