Città del Vaticano , sabato, 24. giugno, 2017 11:52 (ACI Stampa).
“Risorti per far risorgere, liberati per liberare, generati a vita nuova per generare vita nuova in tutti coloro che incontriamo sul nostro cammino”. È una missione di evangelizzazione, quella che Papa Francesco affida ai padri Resurrezionisti. Che invita – citando la Spe Salvi di Benedetto XVI – a ricordare che “la luce del mistero pasquale fa recuperare la speranza, una ‘speranza affidabile’.”
Udienza in Sala del Concistoro, per i Padri Resurrezionisti riuniti in capitolo generale. Fondati da Bogdan Janski, apostolo dei polacchi emigrati in Francia durante il XIX secolo, presenti ora in 15 Paesi distribuiti sui 4 continenti, ai Resurrezionisti è affidato anche il Santuario Mariano della Mentorella, una delle mete predilette di San Giovanni Paolo II. Il loro capitolo generale ha come tema “Testimoni della presenza del Signore Risorto: dalla comunità al mondo”.
Papa Francesco sviluppa la sua riflessione in tre punti.
Prima, il Papa invita i padri ad essere “missionari, apostoli del vivente”, e pone come esempio della Maddalena, “l’apostola degli apostoli”, che “cercava Gesù morto e lo trova vivo”, e dà la “gioiosa buona notizia che Cristo è vivo”.
Due le riflessioni che Papa Francesco fa scaturire dall’immagine della Maddalena. La prima: che “la nostalgia di un passato che è potuto essere fruttuoso di vocazioni e grandioso di opere” non deve impedire di “vedere la vita che il Signore fa germogliare nel momento presente”. La seconda: che la Maddalena e le altre donne sono “in uscita”, e come loro sono chiamate dallo Spirito, così lo Spirito chiama anche i Resurrezionisti ad essere “istituto in uscita verso le periferie umane”.