Barbiana , lunedì, 26. giugno, 2017 16:00 (ACI Stampa).
Il 26 giugno del 1967 a via Masaccio a Firenze moriva il grande educatore don Lorenzo Milani. Son passati cinquant'anni da quel giorno eppure oggi come ieri non si può che restare ammirati dalla lezione di questo giovane sacerdote italiano.
Il sacerdote fiorentino riproposto all'attenzione dei fedeli dalla solerte attenzione di papa Francesco ha speso tutta la sua vita di educatore e membro della chiesa Fiorentina, per l'educazione culturale e civile dei ragazzi della sua parrocchia di Barbiana nel Mugello.
Il punto centrale del suo insegnamento è stata la scuola popolare.
All'epoca dei fatti i ragazzi delle zone di campagna difficilmente potevano andare a scuola perche impegnati nel duor lavoro nei campi ed il giovane sacerdote propose ed attuò la prima scuola popolare a San Donato di Calenzano (comune poco distante da Firenze dov'era stato mandato in qualità di vice parroco).
La scuola era la vita e la vita era la scuola. Nessuna stortura o incoraggiamento dovevo spingere i ragazzi se non studiare per rendersi utile al loro prossimo. Del resto la nostra Costituzione sul punto all'articolo 34 recita che: "La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso".