Città del Vaticano , venerdì, 23. giugno, 2017 12:50 (ACI Stampa).
“Con la letizia del Vangelo e l’audacia tipica della missione cristiana, vi siete radunati per riscoprire, alla scuola del Maestro, il senso di ogni vocazione cristiana: offrire la propria vita in dono, ungendo i fratelli con la tenerezza e la misericordia di Dio”. E’ il saluto affettuoso di Papa Francesco ai partecipanti alla 75a Convention del “Serra International” sul tema: “Siempre adelante. Il coraggio della vocazione”, che è in corso a Roma, dal 22 al 25 giugno 2017. Il Pontefice li ha accolti in Aula Paolo VI.
Il Papa nel suo discorso parte dal concetto di “essere amici”.
“Essere amici dei sacerdoti – dice Francesco - sostenendo la loro vocazione e accompagnando il loro ministero: questo è il grande dono con il quale voi arricchite la Chiesa! Un serrano è anzitutto questo: un “amico speciale” che il Signore ha messo accanto ad alcuni seminaristi e ad alcuni preti”.
Ma che significa oggi “amico” ? Papa Francesco lo spiega: “Abitando i luoghi della vita metropolitana, ogni giorno entriamo in contatto con persone diverse, che spesso definiamo “amici”, ma è un modo di dire. E così, nell’orizzonte della comunicazione virtuale, la parola “amico” è una delle più usate. Eppure, sappiamo che una conoscenza superficiale non basta per attivare quell’esperienza di incontro e di prossimità a cui la parola “amico” fa riferimento”.
Quando è Gesù ad usare il termine “amici” tutto cambia. “Egli instaura – commenta il Papa argentino - un rapporto nuovo tra l’uomo e Dio, che supera la legge e si fonda su un amore confidente. Nello stesso tempo, Gesù libera l’amicizia dal sentimentalismo e ce la consegna come un impegno di responsabilità, che coinvolge la vita”.