Città del Vaticano , mercoledì, 21. giugno, 2017 9:45 (ACI Stampa).
I Santi. Sono loro i protagonisti dell’Udienza Generale di oggi e i veri testimoni della speranza. “Sono i fratelli e sorelle maggiori, che sono passati per la nostra stessa strada, che hanno conosciuto le nostre stesse fatiche e vivono per sempre nell’abbraccio di Dio”, esordisce il Pontefice in Piazza San Pietro.
“Il cristianesimo – spiega il Papa - coltiva una inguaribile fiducia: non crede che le forze negative e disgreganti possano prevalere. L’ultima parola sulla storia dell’uomo non è l’odio, non è la morte, non è la guerra. In ogni momento della vita ci assiste la mano di Dio, e anche la discreta presenza di tutti i credenti che ci hanno preceduto con il segno della fede”.
Francesco insiste sul fatto che “non siamo soli, la Chiesa è fatta di innumerevoli fratelli, spesso anonimi, che ci hanno preceduto e che per l’azione dello Spirito Santo sono coinvolti nelle vicende di chi ancora vive quaggiù”.
L’invocazione di questi “fratelli maggiori” non passa solo per il Battesimo, ma anche per altri sacramenti. Come il matrimonio: “Quando due fidanzati – precisa Papa Francesco - consacrano il loro amore nel sacramento del Matrimonio, viene invocata di nuovo per loro, come coppia, l’intercessione dei santi. E questa invocazione è fonte di fiducia per i due giovani che partono per il viaggio della vita coniugale. Chi ama veramente ha il desiderio e il coraggio di dire per sempre, ma sa di avere bisogno della grazia di Cristo e dell’aiuto dei santi”.
Per Francesco sono "Angeli". Qualche volta con “un volto e un cuore umano, perché i santi di Dio sono sempre qui, nascosti in mezzo a noi”.