Città del Vaticano , sabato, 17. giugno, 2017 12:00 (ACI Stampa).
C’è anche Teresio Olivelli nella lista dei decreti della Congregazione delle Cause dei Santi diffusa oggi dal Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede. Lui sarà beato, perché martire, mentre degli altri sei sono state riconosciute le virtù eroiche: si aspetterà un miracolo.
Teresio Olivelli fu ucciso in odio alla fede a 29 anni, nel campo di prigionia bavarese di Hersbrcuk. Professore universitario, ufficiale degli alpini sul fronte russo, partigiano nonostante nella sua giovane vita avesse conosciuto solo il fascismo. Un antifascismo nato dentro il fascismo.
Il suo spirito religioso, però, era molto forte. E questo prevarrà all’idea di patria e famiglia che gli era stata inculcata sin dai primi anni di scuola.
Partigiano sulle montagne, arrestato a Milano, trasferito in diversi campi di prigionia prima di arrivare al luogo dove sarebbe morto, è un simbolo per aver scritto La Preghiera del Ribelle, che un po’ caratterizza i giovani partigiani cattolici.
“Ribelli, così ci chiamo, così siamo, così vogliamo essere, ma la nostra è anzitutto una rivolta morale. È rivolta contro un sistema e un’epoca, contro un modo di pensiero e di vita, contro una concezione dell’esistenza. Non vi sono liberatori, vi sono solo uomini che si liberano”.