Città del Vaticano , martedì, 13. giugno, 2017 12:05 (ACI Stampa).
“Questa Giornata intende stimolare in primo luogo i credenti perché reagiscano alla cultura dello scarto e dello spreco, facendo propria la cultura dell’incontro. Al tempo stesso l’invito è rivolto a tutti, indipendentemente dall’appartenenza religiosa, perché si aprano alla condivisione con i poveri in ogni forma di solidarietà, come segno concreto di fratellanza. Dio ha creato il cielo e la terra per tutti; sono gli uomini, purtroppo, che hanno innalzato confini, mura e recinti, tradendo il dono originario destinato all’umanità senza alcuna esclusione”. Lo spiega Papa Francesco nel suo messaggio per la giornata mondiale dei poveri che ha deciso sarà il 19 novembre prossimo.
Ai “nostri giorni, purtroppo, mentre emerge sempre più la ricchezza sfacciata che si accumula nelle mani di pochi privilegiati, e spesso si accompagna all’illegalità e allo sfruttamento offensivo della dignità umana, fa scandalo l’estendersi della povertà a grandi settori della società in tutto il mondo”.
Il testo del Papa ripercorre tutto il magistero di Francesco su questo tema. Non amiamo a parole ma con i fatti, è il titolo del messaggio e rievoca le parole di Paolo VI sulla “opzione preferenziale”: “Benedette, pertanto, le mani che si aprono ad accogliere i poveri e a soccorrerli: sono mani che portano speranza. Benedette le mani che superano ogni barriera di cultura, di religione e di nazionalità versando olio di consolazione sulle piaghe dell’umanità. Benedette le mani che si aprono senza chiedere nulla in cambio, senza “se”, senza “però””.
Ma la sensibilizzazione deve portare alla concretezza, del resto il nostro amare è risposta all'amare concreto di Dio, al sacrificio di Cristo.
Nel testo il Papa ripercorre i teti biblici e ricorda la vita delle prime comunità cristiane anche se “ci sono stati momenti, tuttavia, in cui i cristiani non hanno ascoltato fino in fondo questo appello, lasciandosi contagiare dalla mentalità mondana. Ma lo Spirito Santo non ha mancato di richiamarli a tenere fisso lo sguardo sull’essenziale. Ha fatto sorgere, infatti, uomini e donne che in diversi modi hanno offerto la loro vita a servizio dei poveri”.