Città del Vaticano , mercoledì, 7. giugno, 2017 14:00 (ACI Stampa).
Una icona di San Nicola, con i ringraziamenti del Patriarca Kirill, da consegnare al Papa. E la consapevolezza, dopo aver visto le centinaia di migliaia di persone che già si sono recate a Mosca a rendere omaggio al santo, che l’ecumenismo è “del popolo”, prima ancora che dei teologi. Di ritorno dalla Russia, l’arcivescovo di Bari Francesco Cacucci ha concelebrato il 6 giugno la Messa con Papa Francesco. E a lui ha portato un dono ricevuto direttamente dal Patriarca Kirill.
Prima di lasciare la parola all’arcivescovo Cacucci, un po’ di antefatto. Durante il primo, storico incontro tra un Papa e un Patriarca ortodosso di Mosca, Kirill ha chiesto a Papa Francesco la possibilità di avere una reliquia di San Nicola a Mosca. Erano moltissimi, infatti, i pellegrini che da Mosca ogni anno arrivavano a Bari per venerare il santo. Papa Francesco ha acconsentito, e così si è proceduto a comprendere in che modo poteva essere effettuata la traslazione. Si è deciso di asportare un piccolo pezzo della costola sinistra, con una procedura molto delicata. Questa reliquia è stata accompagnata in Russia da una delegazione guidata proprio dall’arcivescovo Cacucci. Questi è tornato dalla Russia con una icona di San Nicola, dono del Patriarca Kirill al Papa, e gliela ha consegnata al termine della Messa che ha concelebrato il 6 giugno con Francesco nella Domus Sanctae Marthae.
Eccellenza, come è avvenuto l’incontro?
È stato molto semplice Dopo la Messa celebrata a Santa Marta ho consegnato il dono che mi ha lasciato il patriarca Kirill: una piccola icona di San Nicola con due medaglie del Patriarcato. Il Papa ha ricevuto il dono con piacere. Era stato anche informato di come è stata accolta la reliquia di San Nicola a Mosca.
Quale è stata la reazione della popolazione russa all’arrivo dell’icona?