Roma , mercoledì, 7. giugno, 2017 12:00 (ACI Stampa).
Sono 30 milioni i bambini sfollati per la guerra, e sono 230 milioni i bambini la cui vita è sconvolta da conflitti armati. Sono i dati diffusi da una conferenza organizzata lo scorso 1 giugno, Giornata Internazionale del Fanciullo, da Sovrano Militare Ordine di Malta e l'Ambasciata della Repubblica Ceca.
Aprendo i lavori della conferenza, il Grande Ospedaliere dell’Ordine di Malta Dominique de La Rochefaucauld-Montbel ha ricordato che sono proprio i bambini le prime vittime di conflitti e persecuzioni; con il moltiplicarsi dei focolai di guerra aumenta esponenzialmente il numero di minori cui viene sottratto un futuro. Tra i primi effetti dei conflitti sulla vita dei bambini vi è infatti l’impossibilità di accedere all’istruzione e alle cure sanitarie, fattori che spingono molte famiglie ad abbandonare le loro terre di origine per un futuro incerto.
Secondo il comunicato stampa diffuso dallo SMOM il 28% delle vittime del traffico di esseri umani a livello globale sono bambini. Nel 2016, solo in Europa, un richiedente asilo su tre era un minore. Sempre nel 2016, su dieci bambini che hanno attraversato il Mar Mediterraneo su imbarcazioni di fortuna, nove erano soli.
La conferenza alla quale hanno partecipato rappresentanti della Santa Sede, dell’Unione Europea e del Consiglio di Europa, dell’Unicef, rappresentanti del governo della Repubblica Ceca e diversi ambasciatori, ha anche voluto commemorare la strage di Lidice avvenuta 75 anni fa nell’omonima cittadina della Repubblica Ceca ad opera dei nazisti. A ricordare l’eccidio compiuto il 9 giugno 1942, in cui sono morte quasi 300 persone di cui circa 90 bambini, c’era una donna sopravvissuta al massacro: Veronika Rymonova. La donna, che all’epoca aveva solo 5 mesi, ha espresso l’auspicio che quel drammatico capitolo di storia possa servire per evitare future stragi di bambini.
L’Ordine di Malta, presente in 120 paesi nel mondo, svolge numerose attività per aiutare i bambini vittime di conflitti. In Medioriente, a Betlemme, gestisce l’Ospedale della Sacra Famiglia dove ogni anno nascono 3.500 neonati.