Roma , sabato, 3. giugno, 2017 10:00 (ACI Stampa).
Il tema centrale dell’Assemblea generale della Cei, svoltasi la settimana scorsa, è stato quello del prossimo Sinodo dei vescovi sui giovani dell’ottobre 2018. Un tema che sta molto a cuore alla Chiesa che ha bisogno dei giovani.
E’ l’intera comunità – spiega il vescovo ausiliare di Perugia, mons. Paolo Giulietti, già incaricato Cei per la pastorale giovanile, in un editoriale per il settimanale “La Voce” – il “soggetto che deve interrogarsi, con l’ausilio del documento preparatorio, sul proprio rapporto con le nuove generazioni, sulle energie, le idee e gli spazi di protagonismo che è disposta ad investire; su ciò che di più caro ha dell’esperienza cristiana da proporre loro; sulle inerzie e sulle paure che rendono il rapporto con i giovani ancora più faticoso”.
E i vescovi dell’Umbria hanno messo al centro della programmazione pastorale 2017-2018 proprio il Sinodo sui giovani. Varie le iniziative: tra queste una giornata di studio e approfondimento a livello regionale che si è svolta il 26 maggio scorso all’Abbazia dei SS. Felice e Mauro in Val di Narco. Nella diocesi di Padova oggi l’avvio del Sinodo dei giovani annunciato dal vescovo, mons. Claudio Cipolla durante la Gmg di Cracovia dello scorso anno. La veglia che apre il Sinodo annuncia la solennità di Pentecoste di domani, domenica 4 giugno, che celebra la discesa dello Spirito Santo su Maria e gli Apostoli riuniti nel Cenacolo.
E il Sinodo dei giovani si svolgerà proprio da Pentecoste 2017 a Pentecoste 2018, sottolinea la diocesi patavina. Dall’annuncio un coordinatore del sinodo, don Paolo Zaramella, e una commissione preparatoria composta da 35 persone (tra cui il responsabile della Pastorale dei giovani, don Mirco Zoccarato, altri quattro preti under 35 e giovani rappresentanti un po’ tutto il territorio diocesano), si sono messi al lavoro per incontrare coetanei, diffondere l’annuncio e il significato del sinodo, coinvolgere nella preparazione.
Decine di serate nel territorio si sono accompagnate in questi mesi a una sensibilizzazione capillare nei luoghi frequentati dai giovani, nelle occasioni di aggregazione, preghiera, animazione, riflessione. E tanta attività social – instagram, facebook – senza dimenticare i flashmob, i video, le interviste… tutto materiale disponibile nel profilo facebook “giovani padova” e sul sito www.giovanipadova.it che racconta un percorso di avvicinamento tra dubbi, domande, entusiasmi, curiosità… “In questi mesi abbiamo incontrato molti giovani delle parrocchie, dei movimenti e delle associazioni – racconta don Zaramella – e tramite loro stiamo raggiungendo anche molti altri coetanei che non frequentano le parrocchie o che non credono. Stiamo coinvolgendo anche alcune realtà che si occupano di disabilità, il carcere, le nostre missioni, proprio per rendere capillare e diffusa la partecipazione a questo sinodo che vede i giovani protagonisti, a cui viene chiesto di mettersi in gioco e di guardare alla vita della Chiesa con responsabilità e con creatività”.