Città del Vaticano , giovedì, 1. giugno, 2017 9:00 (ACI Stampa).
Non si può terminare il mese di maggio senza celebrare Maria. E così, come da tradizione, la sera del 31 maggio, si è concluso il mese mariano con la recita del rosario dei fedeli nei Giardini Vaticani.
La processione è partita dalla Chiesa di Santo Stefano degli Abissini, guidata dal cardinale Angelo Comastri, vicario generale del Papa per la Città del Vaticano, e si è conclusa presso la Grotta di Nostra Signora di Lourdes.
Fiaccole, preghiere, riflessioni e canti accompagnano la devota processione. Un popolo che cammina, prega il rosario e canta. Un popolo fatto di anziani, persone in carrozzella, bambini in passeggino, uomini e donne, che si rivolge a Maria. Questa è l’inedita immagine, densa di commozione, a cui tradizionalmente alla fine del mese di maggio, si assiste nei giardini vaticani. La cupola di San Pietro fa da sfondo.
Il Cardinale Comastri durante la sua riflessione alla grotta parla in particolare di tre aspetti fondamentali che ognuno di noi deve rintracciare nella figura di Maria. Ma soprattutto invita a svolgere lo sguardo alla Mamma di Gesù per “capire i veri tesori della vita”.
In particolare il Cardinale Comastri elenca nella sua omelia tre parole molto usate, che si sono inquinate con il passare del tempo, ma che accostate a Maria riprendono lo splendore della verità: grazia, ricchezza, successo.