Città del Vaticano , martedì, 30. maggio, 2017 14:00 (ACI Stampa).
Dalla partecipazione all’udienza generale di Papa Francesco il mercoledì alla Messa di Pentecoste di domenica, passando per il momento culmine, la veglia di Pentecoste del sabato che si terrà al Circo Massimo, presieduta dallo stesso Papa Francesco: così il Movimento Carismatico si prepara a festeggiare il suo Giubileo d’Oro.
Saranno 30 mila le persone che arriveranno a Roma in questi giorni – tra loro 600 sacerdoti e 50 vescovi – e provengono da 130 Paesi diversi. Vengono a celebrare i cinquant’anni di un movimento nato dall’esperienza dell’effusione dello Spirito vissuta da alcuni studenti dell’Università di Duquesne, negli Stati Uniti, e poi rapidamente diffusosi.
È un Giubileo voluto fortemente da Papa Francesco, che lo convocò durante l’adunata di Rinnovamento nello Spirito allo Stadio Olimpico l’1 giugno del 2014. Da allora, molte cose sono cambiate. Si è cominciato un movimento di unione all’interno degli stessi movimenti carismatici cattolici. Ci sono due organizzazioni con riconoscimento pontificio: l’International Charismatic Renewal Services, presideuto da Michelle Moran, e la Catholic Fraternity, presieduta da Gilberto Gomes Barbosa. Ora, le due organizzazioni condividono lo stesso ufficio, in piazza San Calisto, con la prospettiva di arrivare ad una fattiva unità.
Intanto, il primo obiettivo del Giubileo è di rafforzare il cosiddetto “ecumenismo spirituale”. Quello, cioè, di andare al di là delle questioni dottrinali, e sperimentare innanzitutto l’unità suscitata dallo Spirito Santo. Salvatore Martinez, presidente di Rinnovamento nello Spirito, sottolinea che con questo evento “l’ecumenismo spirituale troverà spazio nel cuore del Papa”.
Martinez guarda all’evento di speranza, perché non riguarda solo “le decine di milioni di cattolici toccati dalla grazia”, ma anche “il risveglio spirituale che si è sperimentato nella tradizione evangelica e nelle chiese sorelle ortodosse”.