Carpi , domenica, 4. giugno, 2017 10:00 (ACI Stampa).
Lo Spirito Santo si manifesta con il fuoco ed il vento.
Il fuoco nella Sacra Scrittura è immagine dell’amore che penetra tutto; il fuoco, poi, purifica, riscalda, illumina. Questa ultima caratteristica serve a Gesù per spiegare ai suoi discepoli, e quindi anche a noi, che lo Spirito Santo ha la missione di fare chiarezza sulla persona di Gesù: “Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera…Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l’annunzierà” (Gv. 16.13-14). E’ lo Spirito Santo, dunque, che porta alla comprensione piena della verità insegnata da Cristo e ci fa riconoscere la sua vera identità.
Lo ricorda l’Apostolo Paolo: Nessuno può dire: Gesù è il Signore, se non sotto l’azione dello Spirito Santo. Senza lo Spirito, allora, è impossibile la fede, non si riesce a comprendere la Parola di Dio e quindi a gustarla e non è possibile professare la divinità di Cristo.
Nell’Antico Testamento, inoltre, per indicare l’opera dello Spirito Santo si utilizza l’immagine del soffio. Un’immagine che esprime allo stesso tempo delicatezza e forza. Infatti, il vento penetra ovunque e sembra perfino entrare nei corpi inanimati e dar loro vita. Il “vento gagliardo” del giorno di Pentecoste esprime, così, la forza nuova con la quale l’amore di Dio irrompe nella Chiesa, nel mondo e nelle anime.
S. Cirillo d’ Alessandria scrive che l’azione dello Spirito Santo nell’anima è “soave…viene a salvare, a curare…a illuminare”.