Città del Vaticano , venerdì, 26. maggio, 2017 11:14 (ACI Stampa).
Tre parole, tre riferimenti per il cammino cristiano: memoria, preghiera e missione. Li dipana Papa Francesco, nella consueta omelia mattutina che si è tenuta nella cappella della Domus Sanctae Marthae.
La memoria è il ricordo del primo incontro con Gesù, perché “ciascuno di noi ha la propria Galilea”, racconta Papa Francesco.
Quindi, la preghiera, perché “quando Gesù ascende al cielo, non si stacca da noi”, ma resta piuttosto “sempre collegato con noi per intercedere per noi”.
E infine la missione, che è poi il mondo. Perché Gesù prima di andarsene dice ai discepoli di “andare e fare discepoli tutti i popoli”. E dunque, “il posto del cristiano è il mondo per annunciare la Parola di Gesù, per dire che siamo salvati, che lui è venuto per darci la grazia, per portarci con lui davanti al Padre.
Dunque, memoria, preghiera e missione sono la “topografia dello spirito cristiano”, le tre dimensioni in cui il cristiano deve muoversi, chiedendo la grazia della memoria, praticando la preghiera e quindi andando in missione. Ma si deve vivere il Vangelo che si annuncia, perché “se io dico come Gesù è, come è la vita cristiana e vivo come un pagano, quello non serve. La missione non va”.