Città del Vaticano , mercoledì, 24. maggio, 2017 10:45 (ACI Stampa).
Per Papa Francesco il cammino della speranza è Emmaus. Nell’Udienza Generale odierna il Pontefice racconta l’esperienza dei due discepoli di Emmaus, di cui parla il Vangelo di Luca: “due uomini che camminano delusi, convinti di lasciare alle spalle l’amarezza di una vicenda finita male”.
“I due pellegrini - precisa il Papa ai pellegrini in Piazza San Pietro - coltivavano una speranza solamente umana, che ora andava in frantumi. Quella croce issata sul Calvario era il segno più eloquente di una sconfitta che non avevano pronosticato. Se davvero quel Gesù era secondo il cuore di Dio, dovevano concludere che Dio era inerme, indifeso nelle mani dei violenti, incapace di opporre resistenza al male. Così i due fuggono da Gerusalemme”.
Sono “persone intente a rimuovere un ricordo che brucia”. Ma Gesù inizia con loro “la terapia della speranza”.
“Ne esce – spiega il Pontefice parlando dell’incredulità e dei due discepoli - una confessione che è un ritornello dell’esistenza umana: “Noi speravamo...”
“Quante tristezze – continua Papa Francesco - quante sconfitte, quanti fallimenti ci sono nella vita di ogni persona! In fondo siamo un po’ tutti quanti come quei due discepoli. Quante volte nella vita abbiamo sperato, quante volte ci siamo sentiti a un passo dalla felicità, e poi ci siamo ritrovati a terra delusi. Ma Gesù cammina con tutte le persone sfiduciate che procedono a testa bassa. E camminando con loro, in maniera discreta, riesce a ridare speranza”.