Città del Vaticano , mercoledì, 24. maggio, 2017 17:00 (ACI Stampa).
Sarà una udienza privata, tutta centrata sul valore della famiglia. Il prossimo 1 giugno, Papa Francesco riceverà il board della FAFCE, la Federazione delle Associazioni Famigliari Cattoliche di Europa.
L’udienza viene concessa per festeggiare il 20esimo anniversario della Federazione, nata nel 1997, che oggi conta oltre 20 membri in tutta Europa. La FAFCE è riconosciuta come Organizzazione Non Governativa dal Consiglio d’Europa, e lavora sia con le istituzioni del Consiglio d’Europa che del Parlamento Europeo, con il compito di dare una rappresentanza politica agli interessi delle famiglie da un punto di vista cattolico, sulla base degli insegnamenti della Dottrina Sociale.
"Questo anniversario - sottolinea Antoine Renard, presidente della FAFCE - è l'occasione per celebrare 20 anni di azione per promuovere la famiglia in Europa e nelle istituzioni europee in particolare. La nostra organizzazione si è sviluppata dall'essere un raduno di alcune associazioni famigliari dopo la fine della guerra fredda in una federazione fondata nel 1997. Dobbiamo molto agli iniziatori di questa grande avventura pan-europea".
La FAFCE è l’unica organizzazione familiare europea che si riferisce in maniera esplicita alla Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica, e nelle istituzioni europee fa un lavoro preziosissimo, sebbene a volte sconosciuto. Come quando l’europarlamentare transgender belga De Sutter fu relatore della risoluzione sulla maternità surrogata. Allora, la FAFCE mostrò il conflitto di interesse di De Sutter – aveva interessi commerciali proprio nel campo della maternità surrogata – e fece un paziente lavoro di collegamento tra i delegati che sarebbero andati a votare la risoluzione. Una risoluzione che incassò due no dal Consiglio d’Europa.
È solo uno dei tanti esempi che si potrebbero fare, mentre le istituzioni europee promuovono sempre più le ideologie del gender o l’aborto come diritto umano attraverso risoluzioni che non sono considerate vincolanti, ma che poi vengono utilizzate come un grimaldello verso le legislazioni nazionali per introdurre alcuni principi.