Cascia , lunedì, 29. maggio, 2017 9:00 (ACI Stampa).
Madre Maria Rosa è Nata a Udine, ha 59 anni ed è la settima di otto fratelli. Da più di trent’anni, vive come suora di vita contemplativa nel monastero dove Santa Rita ha trascorso 40 anni della sua esistenza, fino alla morte nel 1457, a Cascia. Negli ultimi dodici anni, per tre mandati consecutivi, Madre Maria Rosa ha affiancato nel ruolo di vicaria la badessa uscente, Madre Natalina Todeschini, alla guida della comunità composta da 28 suore di clausura. Da febbraio 2017 è lei la nuova Madre Badessa. ACI Stampa l’ha intervistata in occasione della Festa di Santa Rita appena trascorsa, il 22 maggio:
Suor Maria Rosa, cosa rappresenta per lei S. Rita e perché ha deciso di seguirla?
“Premetto che quando ho avvertito la chiamata del Signore a seguirlo nella consacrazione religiosa il mio desiderio era, ed è tuttora, di conformarmi a Lui sempre di più. Santa Rita in questo allora mi è maestra e mi stimola a non arrendermi nelle difficoltà che incontro nel quotidiano; cerco di superarle non ripiegandomi su me stessa, ma vincendo il male con il bene, come mi suggerisce anche S. Paolo”.
Come è andata la festa di S. Rita? Quali sono state le novità di quest’anno?
“Comunitariamente, ci siamo preparate come tutti gli altri anni: con la Novena a S. Rita e nella preparazione liturgica, con più prove di canto, per le celebrazioni cui siamo coinvolte anche come “Corale”; per il resto la preghiera Liturgica scandisce la giornata come gli altri giorni e così tutte le attività del Monastero, nel servizio interno ed esterno con l’accoglienza dei pellegrini. Per me è sempre un nuovo evento di grazia, perché il Signore non si ripete mai, pur facendo sorgere il sole e tramontare, ogni giorno allo stesso modo. Dipende da noi rendere nuove le cose di routine.