Roma , giovedì, 25. maggio, 2017 16:00 (ACI Stampa).
Una mostra affascinante quella ai Musei Capitolini che raccoglie splendidi dipinti e racconta storie cortigiane della Roma tardo quattrocentesca. I protagonisti sono un Papa, il controverso Alessandro VI al secolo Rodrigo Borgia (1431, Papa dal 1492 al 1503), una dama raffinata e bellissima, Giulia Farnese e uno degli artisti più estrosi del nostro Rinascimento, Bernardino di Betto, detto il Pintoricchio.
Pintoricchio fu autore di uno dei cicli pittorici più famosi della storia dell’arte: quello del nuovo appartamento papale in Vaticano. L’appartamento Borgia, ricco di contenuti umanistici e teologici, fu un’opera fortemente innovativa per la sensibilità quasi rivoluzionaria con cui Bernardino di Betto interpretò col suo linguaggio “all’antica” il programma ideologico e politico di Alessandro VI.
Il dipinto che si può ammirare ai Musei Capitolini a Roma raffigura una Madonna col Bambino benedicente e, ai loro piedi, un Papa adorante. Ma l’opera, per la presunta presenza di Giulia Farnese nella figura della Madonna, causò infiniti scandali: fu prima coperta, poi strappata dalle pareti, infine dispersa in più frammenti. L’esatta composizione del dipinto, tuttavia, non andò perduta grazie a una copia realizzata nel 1612 dal pittore Pietro Fachetti.
Nel dipinto il papa Alessandro VI è ben riconoscibile; il Bambino benedicente non ha bisogno di interpretazioni. Ma la Madonna, bellissima ed eterea, chi è? E dove sono finiti i frammenti dell’affresco?