Città del Vaticano , giovedì, 18. maggio, 2017 16:00 (ACI Stampa).
Il primo passo per rievangelizzare l’Europa? È quello di porsi la domanda della fede, perché “vivere come se Dio non ci fosse è la premessa per qualunque deriva etica, culturale, antropologica. È la premessa per una cultura della morte”. Lo afferma il Cardinale Angelo Bagnasco, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, incontrando i giornalisti dopo l’udienza che la nuova presidenza del CCEE ha avuto con Papa Francesco.
Insieme al Cardinale Bagnasco, c’erano i due vicepresidenti, il Cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster, e l’arcivescovo Stanislaw Gadecki di Poznan, con il segretario generale Duarte da Cunha. E l’incontro con il Papa è arrivato dopo tre giorni di lavoro della nuova presidenza a Roma, tutto proiettato sulle nuove sfide, e anche su un nuovo modo di vedere i rapporti con l’altro organismo episcopale d’Europa, il COMECE, che si interessa della struttura dell’Unione, ma anche con il SECAM (Il Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar) e con il mondo ortodosso, incontrato in un forum continentale a Parigi in cui si è parlato di terrorismo.
Quello con il Papa, poi, è stato un incontro aperto, su vari temi: dalla secolarizzazione all’immigrazione, dalla disoccupazione giovanile al traffico di esseri umani – un tema, quest’ultimo, che il Cardinale Nichols sta sviluppando con il Santa Marta Group. E si è ovviamente anche trattato del Simposio sui giovani che si è tenuto a Barcellona lo scorso marzo. Dei risultati di quel simposio, si discuterà anche alla prossima assemblea plenaria del CCEE, che si terrà a Minsk dal 28 settembre all’1 ottobre. E da lì si arriverà anche con una proposta concreta per il Sinodo 2018.
In una Europa scossa dalla Brexit, ma anche dai populismi – che non sono rappresentati dai movimenti popolari, ma anche da certi movimenti “aristocratici” che ne prendono la dialettica – resta comunque la questione di fondo: perché l’Europa ha perso di vista le sue radici cristiane? E come si può rievangelizzare l’Europa?
Il Cardinale Bagnasco sottolinea che “la prima questione è quella della fede, perché questa è la sorgente di ogni fare operativo di servizio: senza il dono dello Spirito Santo non possiamo lasciare agire Cristo in noi. La via della carità, del dialogo e del servizio è conseguenza e premessa della fede”.