Città del Vaticano , giovedì, 18. maggio, 2017 12:10 (ACI Stampa).
L’impegno è quello di non nascondersi più. Lo dice Papa Francesco, con forza, ai malati di corea di Huntington che numerosi hanno affollato l’Aula Paolo VI. E lo dice lo slogan dell’iniziativa che riunisce in Vaticano quanti sono affetti da questa malattia degenerativa, che è appunto HDdennomore – pronunciato Hidden No More, Oculta Nunca Mas in spagnolo e Mai Più Nascosta in italiano.
Ma cosa è la còrea di Huntington? È una malattia genetica neurodegenerativa. Colpisce la coordinazione muscolare, fino a portare ad un declino cognitivo e a problemi psichiatrici. La malattia colpisce circa 10 persone ogni 100 mila, ma non sempre è correttamente diagnosticata. Dato che porta a movimenti involontari, fino a un vero e proprio declino cognitivo, c’è una ampia storia di marginalizzazione di quanti ne sono affetti.
Da qui, l’iniziativa in Vaticano, forte del fatto che la malattia è particolarmente diffusa in America Latina.
Dice il Papa: “Per troppo tempo le paure e le difficoltà che hanno caratterizzato la vita delle persone affette da Huntington hanno creato intorno a loro fraintendimenti, barriere, vere e proprie emarginazioni. In molti casi gli ammalati e loro famiglie hanno vissuto il dramma della vergogna, dell’isolamento, dell’abbandono”.
Il Papa sottolinea che “Mai più nascosta” non è solo “uno slogan”, ma ci deve “vedere tutti protagonisti”, perché “la forza con cui pronunciamo queste parole” deriva “proprio da quanto Gesù stesso ci ha insegnato” incontrando gli ammalati, facendosi carico delle loro sofferenze e abbattendo “i muri dello stigma e della emarginazione che impedivano a tanti di loro di sentirsi rispettati e amati”.