Roma , sabato, 20. maggio, 2017 16:00 (ACI Stampa).
Quando un salesiano, giornalista, scrittore decide di raccontare Don Bosco non sempre lo fa in modo “classico”. Così è per Carlo Di Cicco, per anni giornalista di agenzia, poi vicedirettore dell’ Osservatore Romano e sempre specialmente attento al sociale.
L’uomo del mare, edito dalla Libreria Editrice Vaticana, è un pò meno di un romanzo un po’ più di un saggio, è una “esperienza” raccontata con poesie e attenzione alla cronaca oltre che al carisma di Don Bosco. Un Don Bosco che torna nel mondo di oggi sotto mentite spoglie, quelle di un immigrato con la amata madre Margherita. E così vive le grandi questioni educative di oggi. La questione giovanile soprattutto.
Lo hanno messo bene in evidenza presentando il libro il Rettore maggiore dei salesiani Angelo Artime, Paolo Ruffini direttore di TV 2000 e Giovanni Maria Flick presidente emerito della Corte Costituzionale. Flick vede nel libro i temi educativi adattati ai diversi cioè immigrati ragazzi che vengono con i barconi, e tutto grazie ad una valida pedagogia che mette insieme allegria e concretezza sociale. Il libro è una originale chiamata all’ attenzione
Per ricordare che i giovani non sono un problema, sono una priorità e che oggi occorre mettere al centro tante idee pedagogiche e farlo in modo originale.
Il cortile educativo dei salesiani insomma non può essere sostituito dai mondi digitali? Per Ruffini no. Certo bisogna comprendere però che i social non sono un mezzo ma un luogo e anche quello, anzi sopratutto quello, è un luogo di evangelizzazione.