Città del Vaticano , sabato, 13. maggio, 2017 14:00 (ACI Stampa).
Aveva già l’incarico di delegato apostolico di Mauritania, e ora viene elevato al rango di nunzio: l’arcivescovo Michael Banach, nunzio apostolico in Senegal, Cabo Verde e Guinea Bissau, diventa così il primo rappresentante del Papa in Mauritania da quando la Santa Sede e la Mauritania hanno stretto piene relazioni diplomatiche.
È stato nel 2016 che Santa Sede e Mauritania, Paese a maggioranza islamica, hanno annunciato che le loro relazioni diplomatiche sarebbero diventate “piene” – vale a dire: con uno scambio di ambasciatori.
Durante il Pontificato di Papa Francesco sono state tre le nazioni che hanno stretto piene relazioni diplomatiche con la Santa Sede: la Malesia, che ha aperto la sua ambasciata in Vaticano proprio nella scorsa settimana, la Mauritania, e il Myanmar.
Oggi è stato nominato anche il nuovo nunzio apostolico in Irlanda, dopo che il precedente nunzio – l’arcivescovo Charles J. Brown, che non viene da una carriera diplomatica, ma dai ranghi della Congregazione della Dottrina della Fede – era stato trasferito dopo quattro anni presso la nunziatura di Albania.
Il nuovo nunzio è l’arcivescovo Jude Thaddeus Okolo, nigeriano con studi in Roma, che ha cominciato il servizio diplomatico della Santa Sede nel 1990 in Sri Lanka, e poi ha girato le nunziature di Haiti, Isole Antille, Svizzera, Repubblica Ceca e Australia, prima di essere nominato nel 2008 nunzio apostolico in Repubblica Centrafricana e Ciad, e nel 2013 nunzio nella Repubblica Dominicana e Delegato Apostolico a Porto Rico. È spettato a lui, in Repubblica Dominicana, gestire lo scottante caso Wesolowski, il nunzio accusato di abusi che è morto in attesa di un processo penale in Vaticano il 27 agosto 2015.