Roma , sabato, 13. maggio, 2017 10:00 (ACI Stampa).
Nella Giornata Mondiale delle Vocazioni, celebratasi domenica scorsa, Papa Francesco ha ordinato dieci nuovi sacerdoti ai quali ha raccomandato di non fare “omelie troppo intellettuali, elaborate: parlate semplice, parlate ai cuori” aggiungendo che “la parola senza esempio di vita non serve a niente: la doppia vita è una malattia brutta per la Chiesa”.
E durante l’Angelus l’invito a non essere tristi “mai”: “avete la gioia del servizio di Cristo, anche in mezzo alle sofferenze, alle incomprensioni, ai propri peccati, e per favore non siate signori, non siate chierici di Stato ma pastori del popolo di Dio”.
La Giornata Mondiale delle Vocazioni, anche per tanti vescovi italiani, è stata l’occasione per ordinare nuovi presbiteri.
A Capua nella Cattedrale il vescovo mons. Salvatore Visco, ha ordinato sei sacerdoti: Gianluca Caruso, Vincenzo Gallorano, Valerio Lucca, Giovanni Antonio Mingione, Marco Pascarella e Pietro Rachiero. Molti di loro celebreranno la loro Prima Messa domani nelle parrocchie di origine. A Senigallia, nei giorni scorsi, l’ordinazione, dalle mani del vescovo, mons. Franco Manenti, di Filippo Vici di 32 anni e Emanuele Piazzai di anni 27. Anche a Casale Monferrato una ordinazione dalla mani di mons. Alceste Catella.
Si tratta di Francesco Garis di 33 anni. Ad Aversa mons. Angelo Spinillo ha ordinato Vittorio Carpi e Alessandro Miraglia l’arcivescovo di Messina - Lipari-Santa Lucia del Mela, mons. Giovanni Accolla, ha presieduto l’ordinazione presbiterale di Domenico Muscherà di 37 anni che ha scoperto la propria vocazione frequentando la comunità dei salesiani del Savio di Messina dopo aver insegnato matematica nelle scuole pubbliche. A Reggio Calabria, dalle mani dell’arcivescovo mons. Giuseppe Fiorini Morosini, hanno ricevuto l’ordinazione presbiterale sei giovani sacerdoti: Danilo Nocera, 36 anni, Francesco Velonà, 40 anni, Jean Fredric Randrianarimalala, originario del Madagascar, 31 anni, Gino Irina Ralijaona, 33 anni del Madagascar, Luca Mazza, 25 anni, e Vladimiro Calvari, 54 anni. Quest’ultimo, lontano dalla fede dal 1992 al 2005 è stato ricercatore a Pavia e negli Usa prima di entrare in seminario.