Città del Vaticano , venerdì, 12. maggio, 2017 11:00 (ACI Stampa).
Prima di partire per Fatima, Papa Francesco incontra i membri della Specola Vaticana, riuniti in una conferenza su “Buchi Neri, Onde Gravitazionali e Singolarità dello Spazio-Tempo” a Castel Gandolfo. E, guardando all’universo, fa risuonare la domanda del salmista: “Che cosa è l’uomo perché te ne curi?” e sottolinea che il caso non spiega l’esistenza dell’universo.
La conferenza della Specola celebra l’eredità scientifica del cosmologo e sacerdote belga mons. Georges Lemaître, ritenuto il padre della teoria del Big-Bang, già direttore della Pontificia Accademia delle Scienze dal 1960 al 1966, anno della sua morte.
Il Papa dice ai membri della specola che questi temi “interpellano in profondità la nostra coscienza”, perché l’evoluzione dell’universo e la natura dello spazio tempo hanno, sì, “rilevanza per la scienza”, ma anche per la “filosofia, la teologia e la vita spirituale”, e rappresentano una “arena” dove queste discipline si sono anche scontrate.
Ma Lemaitre, ricorda il Papa, nella “sua duplice veste di sacerdote cattolico e di cosmologo” ha sempre “difeso la netta distinzione metodologica tra i campi della scienza e della teologia, visti come ambiti di competenze diverse, che tuttavia si unificarono armoniosamente nella sua vita”.
Una distinzione – dice il Papa – che era già presente in Tommaso d’Aquino e che evita “cortocircuiti nocivi alla scienza e alla fede”.